Continuano le indiscrezione su quanto è successo a Melbourne Giovedì notte, ed in particolare sul repentino cambio di atteggiamento della Mercedes.

I rumors che venivano dalla riunione fra gli organizzatori del Gp d’Australia Liberty Fia e team principal, davano la Mercedes d’accordo insieme a Red Bull Racing Point Alpha Tauri Williams a correre.

Invece a pochi minuti dal comunicato ufficiale della cancellazione, sui social delle Frecce d’Argento usciva un messaggio che sembrava smentire con forza le voci, del paddock.

Se in un primo momento si pensava, la Mercedes avesse quella posizione come reazione all’accordo Ferrari-Fia questa idea nella giornata di ieri non trovava, riscontro.

F1-insider.com Venerdì aveva parlato di un chiarimento nello scorso week end, fra Ola Kallenius e John Elkann per ricomporre la frattura fra Ferrari e Mercedes.

Secondo Motorsport.com, è stato proprio una telefonata del Ceo di Daimler a stoppare Toto Wolff manifestandogli la sua paura sopratutto dopo quanto successo, alla Mclaren.

La preoccupazione maggiore di Kallenius era relativa al Coronavirus,ed ai rischi che il Team Mercedes andava incontro se avesse deciso di appoggiare, la proposta di scendere in pista.

Wolff una volta tornato all’incontro sposò, la linea di Mattia Binotto facendo venire meno il numero minimo di monoposto necessario per poter disputare, il Gp d’Australia.

Questo cambiamento ha indispettito, sopratutto i team ribelli che invece anche in questi giorni avevano continuato a stare dalla parte della Mercedes sul caso, power unit Ferrari.

Molte di queste squadre sono rimaste stupite di questa mossa, in quanto fino a qualche minuto prima Toto Wolff era fra i più determinati a non voler far cancellare, il Gp d’Australia.

Sopratutto la Red Bull si sta convincendo, che quanto avvenuto a Melbourne è la conseguenza dei contatti in corso fra Kallenius ed Elkann e sia solo il primo passo, per la nuova alleanza Mercedes-Ferrari.

 

 

 

 

 

 

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