Alain Prost nel Gp del Portogallo di F1 del 1993, si laureò per la quarta volta campione del mondo tagliando il traguardo secondo alle spalle di Michael Schumacher.
Uno dei piloti più forti nella storia della F1, è senz’altro Alain Prost. Tutt’ora viene spesso ricordato per il duello con Ayrton Senna, ma meno per le vittorie e i mondiali vinti. Uno dei titoli più importanti della sua carriera, fu quello del 1993, perché veniva dopo un anno sabbatico. Infatti Prost dopo aver sfiorato il titolo con la Ferrari due anni prima, nel 1993 venne licenziato perché in un’intervista definì la 643 F1 un camion.
Il Professore sfumato l’accordo con la Ligier, con la quale aveva fatto dei test, decise di prendersi una stagione di pausa. Però Prost non smise di frequentare il paddock di F1, accettando la proposta della TF1 di fare il commentatore. Anche in questo periodo, seppur non più in pista, andò in scena un’altra sfida con Senna, non più per la vittoria di una corsa o del mondiale, ma per andare in Williams nel 1993.
Prost e Senna si contesero il sedile di Riccardo Patrese, che la Williams aveva deciso di sostituire per la stagione successiva. Il brasiliano che nel 1992, non aveva potuto far nulla per contrastare il Team di Growe, sembrava pronto a lasciare la McLaren. Invece il senso di riconoscenza verso il team, gli fece rifiutare l’offerta. Prost invece accettò la proposta di Frank Williams di tornare in F1, ma fece inserire nel contratto una clausola che non sarebbe stato Senna il suo compagno di squadra.
I due rivali, diedero vita all’inizio del mondiale 1993 ad un’altra bellissima sfida. Nel Gp del Sudafrica che sancì il rientro alle competizioni del francese. Prost fece capire che l’anno sabbatico non l’aveva arrugginito, facendo Sabato la pole, battendo di 88 millesimi Senna. In gara invece non ci fu storia e Prost dominò, infliggendo oltre un minuto a Ayrton.
La situazione si ribaltò ad Interlagos ed a Donington dove Senna trionfò, mentre il francese nonostante scattò ancora dalla pole, in Brasile si ritirò e in Gran Bretagna salì sul gradino più basso del podio, ma venendo doppiato. I due andarono avanti con una serie di botta e risposta fino in Canada. Ad Imola e Barcellona s’impose Prost, che a Monaco non andò oltre il quarto posto, Senna vinse e si riprese la leadership del campionato.
Prost da Montreal dove stabilì il record di sette pole consecutive, diede la spallata al campionato, con quattro successi di fila, mentre Senna, per una serie di problemi d’affidabilità, ed una McLaren che non era in grado di contrastare la Williams, uscì dalla lotta iridata. Nonostante i problemi tecnici in Ungheria, e la rottura del motore a pochi giri dal termine a Monza, Prost era saldamente al comando del mondiale, con un vantaggio + 23 punti sul compagno di squadra Damon Hill.
Come il destino fa alcune volte, era scritto che in Portogallo avrebbe chiuso i giochi. Prost Venerdì in conferenza stampa annuncia il ritiro a fine stagione, e ancora una volta la sua storia si lega con quella dello storica rivale, con la Williams la quale comunica che a prendere il suo posto nel 1994, sarebbe stato Senna.
Hill cerca di mettergli pressione cogliendo la partenza dal palo in qualifica, con Prost secondo ad un decimo che completa l’ennesimo uno-due del Team di Growe. La gara per Prost si mise immediatamente bene. Hill rimane fermo al giro di formazione, ed è costretto a schierarsi in fondo alla griglia. Prost forse per la prima volta nella sua carriera, sente la tensione di poter chiudere i giochi, ed al via scivola in sesta posizione. Hill tenta una disperata rimonta, mentre Prost ricostruisce la sua gara, e con il solito passo mostruoso, dopo il pit stop è secondo alle spalle di Schumacher.
Prost potrebbe accontentarsi visto che anche arrivando dietro a Schumacher chiuderebbe i giochi, ma non lo fa e cerca più volte di attaccarlo. Schumy gli resiste fino al traguardo. Prost transitando sotto la bandiera a scacchi secondo davanti ad Hill, con tre gare d’anticipo si laurea campione del mondo. Lo stesso piazzamento lo conquisterà in Giappone e Australia alle spalle di Senna, che pose fine alla loro storica rivalità ad Adelaide, facendo salire Prost sul gradino più alto del podio insieme a lui.