F1 Red Bull – Il paragone è forte. E, se da un lato onorerà i diretti interessati, dall’altro mette su di loro una responsabilità non da poco. Ma Antonio Perez, padre di Sergio pilota della Red Bull, è sicuro: “Checo (cioè suo figlio) e Verstappen (max, compagno di squadra e campione del mondo in carica di Formula 1) sono come Senna e Prost.

Non guidano una Mc Laren ma una Red Bull. E non hanno vinto sei mondiali in due. Ma il tempo per cercare di raggiungere due dei miti della Formula Uno degli ultimi anni ce l’hanno.

“Bisogna ricordare quando la Mc Laren aveva in squadra Senna e Prost – spiega il padre del pilota messicano a “Tuttosport”- oggi è lo stesso, adesso stiamo rivivendo quelle situazioni. Loro sono due tigri nella stessa gabbia che pensano allo stesso modo e mangiano le stesse cose. Li vediamo entrambi cercare di strappare all’altro il giro più veloce, in qualifica lottano per la pole position e anche nelle prove libere vogliono essere i migliori”.

Insomma, dice Antonio Perez, hanno tutte le carte in regola per fare rivivere il mito del brasiliano e del transalpino. Con una differenza: i due piloti Mc Laren F1 a volte non se la mandavano a dire, tra Perez e Verstappen, invece, particolari frizioni sembrano non essercene.

Se divario tra Checo e Max ci può essere, spiega Perez senior, “dipende dal tempo che Max ha passato nel team”. E prosegue: “il vantaggio (per Verstappen ,ndr) è grande, ma Checo adesso può tenere il suo ritmo, penso ci siano solo pochi millesimi di distacco e sulle piste difficili vedo che sono sempre molto vicini”.

Perez quindi scommette forte sul figlio. E, senza slalom verbali, afferma che può puntare a fare il botto al di là della vittoria in qualche Gran Premio: “adesso – spiega ancora- sa bene che si trova in una squadra in cui chi arriva secondo è il primo dei perdenti, mentre prima arrivare decimo era un risultato fantastico, se avesse avuto quest’opportunità dall’inizio penso che sarebbe diventato campione del mondo”.

Non che Perez senior non stimi Verstappen. Ma la legge del sangue comune sa sempre essere più forte ed è quindi chiaro che il suo cuore batta per il figlio. “penso – conclude- che vedremo tutti Checo in pista per i prossimi dieci anni e che vincerà il titolo”.

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