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Verstappen domina in Australia ma…: “il regolamento non viene seguito”

Il Gran Premio dell’Australia è stata una gara di cui si può dire tutto tranne che fosse noiosa, sicuramente non complessivamente positiva per tutti i tifosi della Ferrari che hanno vissuto le pene dell’inferno dall’inizio alla fine della gara. Per Max invece è stata una gara, tutto sommato, piuttosto tranquilla, al netto di una partenza dubbia dove l’olandese è stato relegato in 3° posizione e costretto a seguire, anche grazie alla bandiera rossa esposta per ripulire i detriti dell’incidente di Albon, il numero #1 è riuscito a recuperare la leadership del gran premio che lo ha poi condotto alla vittoria finale.

“Abbiamo avuto una partenza pessima e poi durante il giro sono stato attento perché avevo molto da perdere e loro avevano molto da guadagnare. Dopo di che, credo che il ritmo della macchina fosse veloce, lo si vedeva subito, eravamo sempre lì ad aspettare che il DRS si aprisse per avere la possibilità di fare sopravanzare”,

In merito al duello con Hamilton nel primo giro evidentemente le rivalità tra i due non sono mai cessate veramente, come testimoniano tutte le volte in cui i due si ritrovano vicini (e si percepisce come non si considerino proprio fratelli per così dire) e anche oggi Verstappen ha voluto sottolineare che, dal suo punto di vista, l’inglese non ha rispettato il regolamento che prevede di lasciare spazio sufficiente anche a chi si trova sull’esterno: “Da parte mia ho solo cercato di evitare un contatto. Il regolamento dice chiaramente cosa si può fare all’esterno, ma è chiaro che non viene seguito, ma va bene così. Avevamo un buon passo. Li abbiamo superati comunque. Ma è un aspetto da tenere in considerazione per le prossime gare”.

Infine per Max la bandiera rossa finale è stata molto dubbia, presumibilmente esposta solamente per avere una nuova ripartenza e quindi un motivo in più di suspance:

Con queste bandiere rosse, non so, la prima forse ci poteva stare, ma credo che la seconda non la comprendo, quindi è stato un po’ un casino. Non era necessaria, poteva essere risolta con una Virtual Safety Car o una Safety Car al massimo. Ma sì, siamo sopravvissuti a tutto. Anche oggi abbiamo avuto un buon passo e abbiamo vinto, che ovviamente è la cosa più importante”.

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