Lo stratega della Ferrari ha spiegato gli errori che hanno privato Charles Leclerc della vittoria nella gara di casa.

La cocente sconfitta nel GP di Monaco ha il sapore di un déjà vu per i tifosi della Ferrari. Dopo aver dominato in lungo e in largo il weekend, infatti, Charles Leclerc è stato tradito dalle scelte errate del muretto della Rossa, che quest’anno si era invece dimostrato molto sagace a livello strategico. Già nelle stagioni precedenti, tuttavia, le strategie della Scuderia di Maranello erano (forse ingenerosamente) finite nell’occhio del ciclone per una certa tendenza allo svarione. Come di consueto, il solito uomo è finito al centro delle critiche: Iñaki Rueda, responsabile delle strategie e Direttore Sportivo della Ferrari. Proprio lo spagnolo ha spiegato, in un video sul profilo LinkedIn della Rossa, le scelte di Monaco, ammettendo di aver commesso più di un errore e di aver compromesso irrimediabilmente la gara di Leclerc.

“Siamo arrivati a Monaco con grandi aspettative.” – ha esordito Rueda – “Prevedevamo di avere una vettura estremamente competitiva, e al sabato l’abbiamo confermato. Siamo fieri di aver monopolizzato la prima fila a Monte Carlo, un’impresa davvero difficile. Alla domenica, con il rinvio di un’ora del Gran Premio, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla gestione di una gara bagnata“.

Lo spagnolo ha affermato che la gara di Carlos Sainz è stata ottima sotto tutti i punti di vista: “La gara di Carlos è stata eccellente. E’ partito in seconda posizione e dopo il primo giro di pit stop ha ottenuto la leadership della corsa. Questo perché inizialmente volevamo coprire con Carlos le scelte strategiche di Pérez, ma abbiamo realizzato in fretta che non ce l’avremmo fatta. Quindi, gli abbiamo detto all’ultimo secondo di rimanere in pista e lui ha eseguito. Inoltre, abbiamo pensato di aspettare il momento giusto con Carlos per fermarci e montare le gomme da asciutto. Nel gruppo di testa, lui è stato il primo a effettuare il passaggio alle slick, ottenendo un grande vantaggio. Purtroppo, però, è rientrato dietro a Latifi, che gli ha fatto perdere più di 3”. Senza l’ostruzione della Williams, siamo abbastanza sicuri che avrebbe vinto la gara”.

Rueda Ferrari

Per quanto riguarda la gestione della gara di Leclerc, invece, Rueda ammette che c’è ben poco di cui essere soddisfatti: “[…] Abbiamo commesso due errori con Charles. Il primo è stato coprire Pérez: se con Carlos abbiamo capito all’ultimo che non ce l’avremmo fatta, Charles aveva un vantaggio enorme (più di 10” prima della sosta) e pensavamo che sarebbe stato sufficiente per rientrare davanti alla Red Bull. Allo stesso tempo, pensavamo che il gap si sarebbe ridotto, nella peggiore delle ipotesi, fino a 3”, dato che Pérez era molto più veloce sulle intermedie rispetto a Charles, che era ancora sulle full wet. Arrivati alle Piscine, i dati ci indicavano che Charles sarebbe rientrato in pista 1” davanti a Pérez, che stava ricucendo il gap più velocemente del previsto. Non ci aspettavamo che Pérez sarebbe andato 9” più veloce di noi in quel giro. Per questo abbiamo perso la possibilità di vincere con Charles”.

“Il secondo errore…” – prosegue lo spagnolo – “…è stata un’altra valutazione sbagliata in termini di gap. Al giro 21, pensavamo che la pista fosse ormai buona per le slick, quindi abbiamo deciso di cambiare gomme ad entrambi i piloti. Se con Carlos ci siamo fermati per mantenere la vetta della corsa, con Charles abbiamo pensato di effettuare la sosta allo stesso giro per fare un undercut su Pérez e ottenere una doppietta. Guardando ai dati, il distacco tra le nostre due vetture era di 5.5”. C’era il tempo per un doppio pit stop, che si può fare facilmente quando tra le due macchine ci sono 6”. Quando le macchine si sono avvicinate all’ingresso della pit lane, il gap si era ridotto a soli 3.5”: a quel punto abbiamo provato a dire a Charles di restare fuori, ma ormai era già entrato ai box. In questa doppia sosta, Charles ha perso 2”, e questi sono stati cruciali, perché hanno permesso a Verstappen di uscire dai box davanti a Charles il giro successivo.

Il weekend di Monaco…” – ha concluso Rueda – “…ha lasciato un sapore agrodolce: abbiamo fatto ottime cose e commesso errori di cui non siamo fieri. Adesso torneremo a Maranello, analizzeremo le nostre scelte e miglioreremo i nostri strumenti e le nostre procedure, così da essere certi che questa esperienza ci renda più forti per le prossime gare”.

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