Bottas torna a vincere dopo un anno. Sul podio anche le due Red Bull, con Max che torna leader grazie al 5° posto di Hamilton. Leclerc impresa sfiorata.

Gara bagnata, gara fortunata. A Istanbul sicuramente è stata fortunata (ma non più di tanto visto il grande dominio) per Valtteri Bottas che, partito dalla pole torna sul gradino più alto del podio con spessore e pazienza, dopo un anno di astinenza. Per lui la decima vittoria in carriera.

Con lui sul podio anche le due Red Bull rispettivamente di Max Verstappen e Sergio Perez.

Proprio l’olandese che grazie a questo secondo posto e al 5° di Hamilton, torna leader del mondiale a 6 punti sull’inglese volendo tentare, da qui fino alla fine, una mini fuga verso la vittoria. Infine Perez costruisce finalmente ciò che il team gli chiede: costanza e supporto insieme a Max. Grande difesa nei confronti di Lewis che risaliva la china e poi la conquista finale del terzo posto superando Leclerc sul finale.

Hamilton e quel pit-stop “mancato” per tutti

Piccole tensioni in casa Mercedes, in particolare tra il muretto e Lewis Hamilton. Nella grande confusione dopo circa 20 giri, con la pista che lentamente si apprestava ad asciugarsi, la domanda più gettonata è stata: montare le intermedie nuove con una possibilità di pioggia o aspettare che la pista si asciughi per montare le soft?

Anche Mario Isola, Racing manager della Pirelli, ha sconsigliato di tirare fino alla fine con il treno di gomme della partenza. Il primo a fermarsi è stato Ricciardo cosicché tutti hanno potuto osservare il ritmo delle nuove intermedie. Ma le prestazioni sono state più che negative. L’australiano finirà 13esimo (partito 20esimo per cambio PU).

Poi è stata la volta di Alonso e di lì a poco un traffico di monoposto, vedendo anche il deteriorarsi dell’anteriore e posteriore destra, ha deciso di andare in pit. Lewis Hamilton decide di non fermarsi, volendo andare fino alla fine senza pit, ma il box lo convince a cambiare e allora il “Ve l’avevo detto, abbiamo sbagliato” nel team radio finale da parte del pilota, conferma che la tensione in Mercedes ora, è più alta che mai. Ma partito 11esimo l’inglese non può certo lamentarsi per essere arrivato quinto, effettuando sorpassi pieni di rischio ma da grande campione.

Carlos Sainz DRIVE OF THE DAY (PH. Scuderia Ferrari)

“Caso Ferrari” dopo il weekend migliore della stagione

Che Ferrari quella a cui abbiamo assistito. Una competitività così alta rende il weekend in Turchia il migliore in assoluto fin ora per il team di Maranello. Dopo la grandissima strategia nel Q3 di ieri, si riconferma con il Drive Of The Day un magnifico Carlos Sainz che, partito dal fondo per il cambio di PU, si rende autore di una grandissima rimonta per poi arrivare ottavo. Lo spagnolo si dimostra affidabile, competitivo e intelligente (come nel caso del sorpasso su Alonso).

Charles Leclerc ha dimostrato, invece, ancora una volta quanto meriti presto una vittoria. Trovatosi primo dopo che quasi tutti han voluto cambiare le gomme, c’è stata nuovamente una piccola “discussione” con il muretto circa il pit-stop. Il monegasco chiede dove sarebbe finito se non avesse cambiato le gomme e dopo la risposta del muretto (“Se tieni dietro Bottas rimani primo”) è stato invitato a continuare la gara in attesa di nuove disposizioni che arrivano quando Bottas supera il pilota della rossa con gomme “più vecchie”. Leclerc è costretto dunque a rientrare trovandosi poi dietro Hamilton che rientrerà a sua volta qualche giro dopo. Il monegasco arriverà poi quarto.

Sbaglio della Ferrari o giusta decisione iniziale a voler rischiare di continuare (così come voleva fare il 7 volte campione del mondo)? Ma soprattutto: se si fosse fermato prima insieme agli altri trovando dunque traffico, avrebbe agguantato lo stesso il podio?

Top 20 finale

La griglia finale vede Gasly sesto a conferma dell’ottimo weekend dell’Alpha Tauri. Il settimo posto di Norris e il 13esimo di Ricciardo segno di una Mclaren davvero lenta questo weekend. 18esimo Vettel che ha provato a montare le gialle mentre la pista era ancora bagnata per poi costringerlo a rimontare le intermedie. Semi disastro in casa Aston Martin considerato solo il nono posto di Stroll.

Con gomme nuove Giovinazzi non riesce a superare Ocon sul finire, terminando 11esimo. Il francese l’unico a non aver effettuato il pit, arrivando decimo e guadagnando il punto.

Una gara dettata da una pista mai completamente asciutta, dalle gomme che han trovato molta fatica a trovare la giusta temperatura, dalle tensioni su un pit-stop dubbio, da conferme e da dubbi, dalla “crisi” in ottica mondiale. Un mondiale che ora torna tra due settimane ad Austin e che vedrà un nuovo leader lì davanti.

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