John Elkann nei suoi due anni da presidente Ferrari ha apportato pochi cambiamenti, mentre Luca De Meo in pochi mesi ha rilanciato la Renault, ingaggiando prima Fernando Alonso ed ora Davide Brivio.

Ferrari e Renault nonostante mondiali completamente diversi hanno scelto strade diverse in vista del grande obiettivo 2022, se Elkann ha optato di dare continuità alla gestione Marchionne, De Meo ha già lasciato la sua impronta nella Scuderia Francese.

I due manager italiani stanno interpretando i loro ruoli in modo completamente diverso. Il capo di Fca fin da Luglio 2018 quando divenne Presidente della Scuderia di Maranello, ha deciso di confermare le scelte e la squadra che aveva preso e formato Marchionne.

Approccio completamente diverso da parte di De Meo. Infatti dopo aver rilanciato il progetto ed allontanato l’ipotesi di un nuovo ritiro dalla Formula 1 da parte della Renault, è stato decisivo nel convincere Alonso a tornare nel circus nella prossima stagione per sostituire Daniel Ricciardo.

Altra differenza nei due la possiamo trovare nella vicinanza alla squadra. Elkann nel 2019 e 2020 si è visto poco in pista al contrario di quanto facevano Marchionne e Montezemolo, delegando la parte sportiva anche quest’anno in una stagione più difficile della Ferrari a Louis Camilleri che più volte quest’anno ci ha messo la faccia per difendere Mattia Binotto.

Invece De Meo in pochi mesi si è visto molto di più del connazionale nel paddock. A fine Agosto era nei box del Montmelo per assistere al Gp di Spagna, così come ad Imola quando Ricciardo faceva conquistare il secondo podio stagionale alla Renault.

Elkann e De Meo stanno seguendo strategie diverse anche in vista del cambio regolamentare del 2022. Elkann ha scelto di dar fiducia a Mattia Binotto e i suoi uomini, ed a Maranello non sono arrivati rinforzi, De Meo sta per annunciare l’arrivo di Brivio che avrà il compito di far tornare a vincere alla Renault il mondiale come ha fatto in Moto Gp con la Suzuki.

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