È stato ufficializzato il corposo calendario F1 2021, cosa dobbiamo aspettarci dalla 72ª stagione della categoria regina del motorsport? Analizziamo i vari team che prenderanno parte al campionato, a partire dai campioni del mondo.
La prossima stagione sarà la più lunga della storia della F1. Mai, infatti, il Circus ha corso su 23 tracciati diversi nel corso di una singola annata. Il pazzo calendario 2020 ha dimostrato che i valori vengono fuori anche con un numero decisamente inferiori di GP. In sostanza, se la Mercedes si confermerà l’auto inarrivabile del 2020 non farà molta differenza il numero di corse.
Benvenuti alla prima puntata dello speciale F1 2021 che vi accompagnerà sino all’inizio della prossima stagione.
Mercedes tiranna
Nel 2020 il team teutonico ha conquistato 13 GP, sfiorando l’en plein in qualifica e vincendo entrambi i titoli con diverse gara in anticipo. La coppia Mercedes è collaudata, ruoli ben stabiliti e la medesima missione degli ultimi sette anni. Vincere e lasciare solo le briciole alla concorrenza. Il rinnovo di Toto Wolff, con conseguente partecipazione del 33 % al pacchetto azionario del team di Brackley, ha sugellato una volontà esplicita di continuare a spingere verso nuovi record nel campionato F1 2021.
Happy B-day Lewis
Hamilton ha vinto il suo settimo titolo mondiale in scioltezza e si avvia a diventare il pilota più titolato della storia della F1. Lewis, oggi 7 gennaio 2021, compie 36 anni. Un compleanno da “disoccupato”, ma il rinnovo dovrebbe arrivare prima dell’inizio dei test pre-stagionali. L’anglo-caraibico ha nel mirino le 100 vittorie e con un compagno fedele come Bottas, la tripla cifra non dovrebbe rappresentare un problema. Storicamente la stella a tre punte è sempre partita per dominare, indirizzando le stagioni sin dai primi Gran Premi a suon di pole position e doppiette.
Il futuro della Mercedes si chiamerà George Russell. Il giovane inglese, attualmente impegnato con il team Williams, ha dimostrato a Sakhir di poter già essere competitivo per il gradino più alto del podio. Russell nel 2022 potrebbe essere catapultato sull’auto più ambita del Circus, andando ad affiancare Sir Lewis, nuovo cavaliere del Regno Unito. Toto Wolff, inoltre, è conscio delle potenzialità del ragazzo della Williams, futuro erede al trono della Formula 1.
Sarebbe stato curioso conoscere il parere di Niki Lauda, amico e personaggio influente nel team Mercedes, sul talentuoso George.
“Quest’anno ci sono state situazioni in cui avrei voluto avere la sua opinione – ha dichiarato Wolff – ma ironicamente quando mi chiedo: ‘cosa avrebbe fatto, Niki?’ la risposta mi viene subito. Perché lui era talmente diretto…quando chiedevo a Niki riguardo varie situazioni, mi rispondeva sempre con una tale certezza: ‘Penso che dovresti fare questo’“.
F1 2021, la posizione di Bottas
Il 2021 per Bottas potrebbe essere un anno complicatissimo. La solita buona stagione stavolta potrebbe non bastare. Il finlandese dovrà superarsi se vorrà conservare il sedile della Mercedes nel rivoluzionario anno 2022. Il rendimento di Valtteri sarà determinante nella lotta per il titolo costruttori. Il finlandese avrà il delicato obiettivo di tenersi alle spalle due piloti costanti e veloci come Max Verstappen e Sergio Perez, il rischio che Bottas possa arrivare quarto in classifica è concreto.
Wolff, da grande manager, lo sta già caricando alla battaglia: “Valtteri ha avuto una sfortuna esagerata, diverse forature che non avrebbero dovuto accadere, bandiere rosse. Se non conoscessi la sua mente solida, un pilota potrebbe chiedersi perché gli succede questo, ma non Valtteri. È un duro, tenace e questo lo renderà ancora più forte. Mi dispiace che abbia avuto tutti questi problemi in una stagione dove avrebbe potuto vincere tre, quattro o cinque gare ed essere secondo con un buon vantaggio. Penso che abbia il giusto stato d’animo. Ha avuto un paio weekend molto, molto difficili e li ha superati. Ha fatto davvero una buona gara ad Abu Dhabi. Penso che forse sia riuscito a liberare del potenziale. Anche a fine stagione, quando ormai il mondiale era deciso, si è ripreso. Questa è la mentalità di un combattente”, ha annunciato Toto ad Autosport.
Per onestà intellettuale, va ricordato che senza i clamorosi errori ai pit-stop, Russell gli sarebbe finito davanti nel GP di Sakhir 2020. Solo la sfortuna ed una insolita impreparazione degli uomini Mercedes, hanno evitato a Bottas una sonora batosta contro un pilota che non aveva mai corso un GP sulla freccia d’argento. C’è grande curiosità, infine, di ammirare la nuova livrea e le migliorie tecniche che avranno in serbo nel 2022. Accantonato il DAS, la Mercedes potrebbe ripresentarsi alla presentazione ufficiale con una vettura ancora più spinta sul piano aerodinamico; vero punto di forza dell’auto di Lewis e Valtteri che potranno fare affidamento, inoltre, su una Power Unit ancora più potente delle precedenti. La Mercedes è la squadra da battere e chiunque ci riuscirà entrerà nella storia, non c’è alcun dubbio.