Un Hamilton che appare relativamente sereno non sembra essere arrabbiato per il risultato, quasi come se lo sapesse già.

Innanzi tutto le congratulazioni da parte dell’inglese e rivolte ai ferraristi.

“Quest’anno la competizione è strettissima con la squadra italiana e questo di sicuro favorisce lo spettacolo e la lotta in pista, però, dall’altro lato ci chiede uno sforzo extra per poter resistere in classifica”.

Vettel, da suo canto, non dice di aver commesso errori, ma semplicemente di aver realizzato un giro non abbastanza all’altezza per poter finire in testa.

“il giro è stato buono, nel senso che ho seguito la traiettoria e ho sfruttato al massimo la vettura. Semplicemente non c’era abbastanza margine per poter tenere la 1° posizione”

Quasi quasi, come sempre, a pensare male si pensa giusto e questo “We speak later” registrato a fine qualifica da parte di Vettel (ancora in macchina) e  verso il suo box potrebbe fare riferimento a qualche impostazione o regolazione a bordo macchina non eseguita correttamente.

Ovviamente, alla domanda del giornalista riferita alla frase pronuncia dal pilota tedesco via radio, lo stesso risponde dicendo “ non ti dirò cosa vuole dire”.

Un  pensiero di Vettel e di Raikkonen verso i fan, che qua sono tantissimi e tutti eccitati per la gara di domani. A detta di Kimi, comunque “ questa pole non fa eccezione anche se ottenuta nella terra dei ferraristi, perché l’importante viene domani e dobbiamo essere pronti a lottare”.

Ordini di scuderia? La domanda verso Kimi.

“Non credo: siamo responsabili e anche se ognuno di noi due vuole vincere, siamo consapevoli che dovremo fare attenzione l’un l’altro per evitare errori in ottica campionato”.

Le migliori condizioni per la gara di domani ci sono tutte e la pioggia è ancora un fantasma lontano, per il momento.

Non vediamo l’ora quindi di tornare con tutti voi in pista per assistere ad una competizione che si preannuncia memorabile per la rossa di Maranello!

A presto, dall’Ing. Aimar

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