Il double-ko di Sakhir non va giù alla Red Bull, che punta il dito e pone degli interrogativi sui pezzi standard.
“Sospettiamo che il problema sia derivante dalla pompa del carburante su entrambe le monoposto. Questa non è una componente realizzata in Red Bull, ma da un fornitore. Non abbiamo mai avuto problemi simili. Questa è una cosa strana”
Con queste parole ha esordito Helmut Marko a margine della chiusura del GP del Bahrain.
Parole poi risuonate in parte da Christian Horner, il quale non si è sbilanciato troppo ma ha comunque indicizzato il problema verso il sistema di gestione del carburante ed alimentazione del motore.
Quest’anno le vetture devono utilizzare un carburante di tipo specifico, come potete leggere in questo articolo.
Tuttavia, sembra che le pompe fornite non siano state la causa del ritiri delle RB18. Queste parti sono standardizzate dalla FIA a seguito di un accordo con i Costruttori per ridurre i costi complessivi.
La Magneti Marelli per la pompa del primer del carburante e la Bosch per la pompa del carburante ad alta pressione e le tubazioni, si occupano di costruire e rifornire i team. Ma anche di garantire lo standard qualitativo e di funzionamento.
Possibile che abbiano toppato proprio con RB? Cosi facendo sarebbe davvero necessario porsi degli interrogativi sui pezzi standard.
La realtà è ben diversa.
Le temperature basse di Sakhir hanno tratto in inganno la quadra austriaca, inducendo a chiudere sulla RB18 quasi tutte le branchie di raffreddamento che coinvolgono motore e freni.
La ricerca della velocità massima mostra come stessero cercando la massima efficienza, senza preoccuparsi dell’affidabilità. E la temperatura gioca sempre il suo ruolo.
Verstappen ha sofferto di surriscaldamento dei freni anteriori, poi ha dovuto fare i conti con temperature anomale che hanno bloccato la power unit, problema peraltro riscontrato in maniera più grave anche da Perez. Prima del ritiro si era visto che Max aveva problemi di ricarica dell’elettrico, mentre a Perez l’unità si è inchiodata all’improvviso al fondo del rettilineo principale.
Se analizziamo il passo del campione del mondo, vediamo circa 2 decimi in più rispetto a Charles Leclerc; segno che il carico scelto funzionava e bene nel complessivo del giro.
La rossa ha salvaguardato le gomme da 18 pollici grazie al maggior carico, ma non solo. Ha salvaguardato tutta la vettura.
È molto probabile che si sia registrato sulle due RB un analogo problema alla MGU-K che ha causato la rottura di Gasly.
Magneti Marelli e Bosch l’avevano detto che non è stato un loro problema, togliendo di fatto tutti gli interrogativi sui pezzi standard.