Il finale di stagione 2021 della Formula 1 fu qualcosa che non si era mai visto nei 71 anni della massima categoria del motorsport a ruote scoperte, con entrambi i contendenti al titolo che arrivarono ad Abu Dhabi a parità di punti e con il vincitore che venne decretato nell’ultimo giro dell’ultima gara a causa di una safety car entrata nel finale del round degli Emirati Arabi. All’epoca il direttore di gara Michael Masi decise di consentire solamente alle vetture doppiate presenti tra Hamilton e Verstappen di sdoppiarsi proprio per evitare di perdere troppo tempo e far concludere la gara in regime di safety car, ma tentando invece di far vivere un ultimo giro concitato sia a piloti che ai tifosi.

Cosí fu, e Verstappen su gomme più morbide e più nuove riuscí proprio nell’ultimo giro a superare il, fino ad allora leader, Lewis Hamilton, strappandogli di fatto la vittoria che sembrava per il britannico certa fino a una decina di giri dalla fine visto che Hamilton non solo era primo ma stava anche gestendo il vantaggio accumulato. Verstappen si laureò cosí campione del mondo ma si crearono polemiche a cascata che ebbero come conseguenza anche il licenziamento di Masi, sul cui evento è tornato a riflettere Christian Horner in questi giorni:

Deve essere stato tremendamente duro per lui essere messo alla berlina in pubblico senza il minimo sostegno da parte della FIA, nel 2021 anno ha preso molte decisioni che secondo noi andavano contro di noi, come l’episodio delle bandiere gialle nelle Qualifiche in Qatar o l’incidente di Silverstone tra Max e Lewis. Ma mi è dispiaciuto per lui, era in una posizione estremamente difficile. Stava facendo del suo meglio con la pressione che aveva e nessuno avrebbe voluto vedere un campionato del mondo assegnato in regime di Safety Car”.

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