Lando Norris di forza si è preso la pole nelle qualifiche del Gp d’Olanda battendo Max Verstappen e Oscar Piastri. Invece la Ferrari è stata protagonista della peggior prestazione stagionale, con Leclerc che ha accusato un gap di nove decimi, e Carlos Sainz eliminato in Q2.
Già Venerdì dopo le prove libere si era capito chi era la favorita nelle qualifiche del Gp d’Olanda, ed i pronostici sono stati rispettati. La McLaren con gli aggiornamenti portati a Zandvoort, ha fatto un ulteriore salto di qualità, ed ha permesso ad uno scatenato Lando Norris di porre fine all’imbattibilità di Max Verstappen sul giro secco in casa. Il pilota della Red Bull, ci ha provato fino alla bandiera a scacchi a prendersi la partenza dal palo, ma si è dovuto arrendere di fronte alla superiorità della MCL38 rispetto alla RB20. Deluso di giornata Oscar Piastri, non perfetto nell’ultimo tentativo scivolando in terza posizione, ed anche la Mercedes che non si è ripetuta sui livelli di Venerdì, ed è stata salvata da George Russell, con Lewis Hamilton a sorpresa eliminato in Q2. Invece per la Ferrari stessa performance negativa di un anno fa, con Zandvoort che ha messo di nuovo in evidenza i limiti della SF-24. A preoccupare non è il sesto tempo di Charles Leclerc o Carlos Sainz che ha mancato l’accesso al Q3, ma il distacco di nove decimi dalla pole, ed una Rossa più in lotta con con Aston Martin, Williams e Alpine, che con McLaren-Red Bull-Mercedes.
Questo è ancora più evidente dalla mappa di F1-TEMPO, che ci fa vedere come la Ferrari tranne che su qualche allungo, è sempre in ritardo. Al contrario la McLaren domina ed è forte in tutti i fondamentali, tratti lenti e veloci, rettilineo, ma soprattutto in trazione, dove c’è stato il più grande miglioramento con il nuovo sviluppo. Invece la Red Bull riesce a limitare i danni meglio della Ferrari, grazie al talento di Verstappen, e all’efficienza della RB20. Per la Mercedes discorso molto simile all’Hungaroring, ed è competitiva nelle curve in appoggio, ma non in quelle lente.
I dati della telemetria ci dicono che Norris costruisce la pole nel primo settore, guadagnando 243 millesimi a Verstappen, che risponde facendo una magia nella parte centrale, ma poi commette un errore nel T3. Piastri non ne approfitta, perdendo due decimi dall’olandese e dal compagno di squadra nel T2, e per poco non viene superato da Russell. Se gli altri migliorano, a Zandvoort la Ferrari ha fatto la sua peggiore prestazione del 2024. Leclerc perde subito tre decimi per il solito problema di trovare il warm-up delle gomme con il freddo, e mezzo secondo nel T2 faticando in tutte le curve anche quelle lente, che era un punto di forza della SF-24 sul giro secco fino a Barcellona. L’unico settore buono del monegasco è il T3, dove il suo distacco è di due decimi.
Per Verstappen le possibilità di vittoria passano dalla partenza, visto che nella simulazione gara nelle FP2, la McLaren volava e soprattutto Norris, che ha avuto nettamente il miglior passo con le medie. L’inglese quindi sarà l’uomo da battere in gara, ma non dovrà sbagliare al via, con Verstappen e Piastri pronti ad approfittare dei suoi nuovi errori. Soprattutto il campione del mondo farà di tutto per mantenere l’imbattibilità nel Gp d’Olanda. Venerdì l’unico a girare sull’1.15 come Norris è stato Verstappen, che nello stint con le soft è stato più veloce del rivale. Per la Mercedes sarà difficile questa volta inserirsi nella sfida McLaren-Verstappen, con Russell che nelle PL2, non aveva il loro stesso ritmo, e dovrà sfruttare qualsiasi occasione per cercare di salire sul podio. Obiettivo che sembra fuori portata per Leclerc. La Ferrari anche nel long run non ha brillato, con un passo dell’1.16.8 come Alonso e Perez. Rimonta complicata per Sainz, che andrà in pista senza aver fatto una simulazione gara nel week end, ed Hamilton già deluso per non aver superato il taglio in Q2, scatterà ancora più indietro a causa dell’impeding su Perez.