In un periodo buio, che più buio non si può, vorrei dare qualche consiglio al pilota ferrarista Vettel, scrivendogli alcune riflessioni le quali, molto probabilmente, non leggerà mai ma che, spero, vi faranno riflettere.

Da tifoso Ferrari sfegatato, ti ho tanto odiato ai tuoi tempi in Red Bull, quanto ammirato e osannato, oggi che sei in Ferrari. La Ferrari è davanti a tutto, pertanto, anche se ci è voluto un po’ di tempo, sei riuscito ad entrare nel mio cuore da tifoso. Non ricordo molto bene la tua prima vittoria in rosso, lo ammetto, nel 2015, in Malesia, alla tua seconda gara dell’anno. Ricordo bene però le tue parole di gioia immensa in un più che discutibile italiano, oramai diventate famose, “Grazzi ragazzi”.

Ricordo altrettanto bene l’anno scorso, a Monza, quando nel tentativo di passare subito la Mercedes che ti aveva rubato la seconda posizione, sei andato a sbattergli contro, andando in testacoda e rovinando, clamorosamente, la tua gara. Ma anche in quel giorno, come oggi, non mi sento di criticarti.

Le tue colpe e le tue responsabilità sappiamo bene che non te le toglie nessuno, ma criticarti, non porta da nessuna parte.

Di piloti in Ferrari ne sono passati tanti, ma ben pochi se ne sono andati amati e vincitori. Anche sua maestà Michel Schumacher ha dovuto fare i conti con molti detrattori, quando ha deciso di ritornare in Formula 1 al volante della Mercedes, e stiamo parlando del migliore, probabilmente, senza scomodare nessuno, di tutti i tempi.

Vincere in Ferrari è la cosa migliore che un pilota di Formula 1 possa immaginare, ma perdere in Ferrari è, all’estremo opposto, quella peggiore.

Stai commettendo molti errori, impossibile affermare il contrario. Io penso che tu sia un pilota che riesca a tirare fuori dalla macchina quel qualcosa in più, quando la macchina è buona, quando è in forma. Se, al contrario, non la senti e fai fatica a trovare il tempo sul giro, perdi concentrazione, entrando in un vortice di frustrazione e ansia da prestazione che ti porta, inevitabilmente, a commettere errori. E intanto le gare passano, i punti si perdono e i campionati se ne vanno in tasca ad altri.

Caro Sebastian, mettiti seduto e ascolta un giovane e semplice tifoso che ti consiglia di stare tranquillo, di pensare al bene della Ferrari e di lavorare duramente per migliorare una macchina che è ben al di sotto non solo delle tue aspettative, ma delle aspettative di tutti noi. Probabilmente anche dei tifosi avversari. La vettura non è all’altezza, pertanto prendi in mano la situazione e mettici qualcosa di tuo, tira fuori il coniglio dal cilindro, schiocca le dita, inventa qualcosa e ribalta la storia. Forza Seb!

Vedo Hamilton, poi Verstappen e Leclerc e attorno a loro un gruppo di tifosi chiassosi, pazzi e coesi per sostenere i loro idoli. Sì, anche quel Leclerc che è proprio accanto a te, che sta dimostrando di essere tutt’altro che un ragazzino. Lui è giovane e vincerà. Tu sei pronto per vincere adesso e lui è lì per aiutarti. Hai già dimostrato di poterlo fare, quindi che aspetti? Noi stiamo aspettando solo questo.

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