La stagione di F1 2025 della Ferrari si preannuncia come un anno cruciale, e le dichiarazioni di Fred Vasseur hanno già acceso i riflettori su Maranello. L’intervista all’ing. Fabio Segalini, esperto di sospensioni, fa chiarezza su quanto sta realmente accadendo dietro le quinte del team del Cavallino Rampante.
“Il 99% dei componenti della vettura 2025 sarà nuovo”
Questa affermazione di Vasseur ha destato scalpore tra appassionati e addetti ai lavori. Ma, secondo l’ing. Segalini, non è una novità così eclatante:
“Ogni anno in Formula 1 le vetture sono quasi completamente nuove. Lo sviluppo tecnologico non permette di riutilizzare molto dei pezzi dell’anno precedente.”
In effetti, la percentuale elevata citata da Vasseur trova una giustificazione tecnica. La Ferrari sembra infatti pronta a introdurre una nuova sospensione Pull-Rod all’anteriore, una scelta che richiede una revisione completa di gran parte della vettura, specialmente nei componenti strutturali.
Il passaggio alla sospensione Pull-Rod: rivoluzione o evoluzione?
Secondo Segalini, il cambiamento di architettura delle sospensioni anteriori rappresenta più una scelta aerodinamica che meccanica:
“Cambiare sospensione non significa automaticamente guadagnare decimi. Tuttavia, la Pull-Rod può ottimizzare il flusso aerodinamico, migliorando l’efficienza e il carico aerodinamico.”
Questa nuova configurazione permette ai componenti di essere posizionati più in basso nel telaio, abbassando leggermente il centro di gravità. Tuttavia, Segalini sottolinea che l’impatto sulla distribuzione del peso complessivo è minimo, considerando gli 800 kg di una monoposto.
È sufficiente per vincere?
La Ferrari, per anni fedele alla configurazione Push-Rod, sembra finalmente allinearsi con le filosofie progettuali di team come Red Bull e McLaren. Ma può questa modifica garantire un balzo in avanti in termini di prestazioni? Segalini è cauto:
“Le prestazioni derivano dal complesso della vettura. Non basta cambiare una sospensione per vincere, ma può essere un tassello fondamentale per sfruttare al meglio il pacchetto aerodinamico.”
Un segno di coraggio per Maranello
Uno degli aspetti più interessanti sottolineati dall’ingegnere è il coraggio dimostrato dalla Ferrari nel prendere questa decisione:
“Questo cambio è un segnale positivo. Indica che il team è pronto a osare, anche nell’ultimo anno del regolamento attuale.”
Per troppo tempo, secondo Segalini, la Ferrari ha mostrato una certa riluttanza a rischiare. Ora, questa svolta progettuale potrebbe rappresentare un nuovo capitolo per la squadra italiana.
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