L’ex pilota della Red Bull sostiene che la grande prova di Russell a Sakhir sia tra i motivi principali del ritardo nelle discussioni per il rinnovo del campione britannico

Lewis Hamilton e la Mercedes non hanno ancora trovato un accordo per il rinnovo del contratto del 7 volte campione del mondo. Secondo Mark Webber, ex pilota di Formula 1, dietro il ritardo c’è la grande prova di George Russell nello scorso Gp sul tracciato di Sakhir. L’australiano ha cercato di dare una spiegazione all’ennesimo slittamento dell’annuncio, che sembra ormai solo una formalità, ma che è indice di un accordo non perfettamente raggiunto tra le parti.

Il tempismo per Lewis è stato semplicemente orribile nell’ultima parte della stagione”, ha dichiarato l’ex Red Bull durante un intervista rilasciata al podcast At The Controls. “Ho passato 1.000 giorni in una vettura di Formula 1 fra test, prove, Gran Premi e weekend di gara. Tutto questo in 12 anni. Avrò forse avuto solo tre giorni effettivi di ferie lontano dalla macchina perché non volevo che nessuno la guidasse al posto mio. Questo è ovviamente dovuto al fatto che  non vuoi che altri abbiano visibilità con il tuo materiale e la tua squadra. Purtroppo il nostro mondo, e in generale quello aziendale, è spietato da questo punto di vista. Anche per uno come Lewis assentarsi per un weekend a campionato archiviato è stato piuttosto negativo“.

Webber: ” Russell ha sfruttato bene la sua occasione “

“Quando ha avuto la sua occasione in Bahrain, Russell ha guidato molto bene. È stato indubbiamente fortunato di poter correre sulla pista più facile del mondo. Di certo non era Suzuka, ma ha comunque guidato brillantemente in un abitacolo ergonomicamente non ideale per lui“, ha aggiunto Webber. “A Toto Wolff piace sicuramente giocare sul filo del rasoio. Hamilton ha un ottimo rapporto con lui, ma ovviamente il tempismo in certi tipi di cose influisce non poco“.

Lewis si trova a trattare in un periodo non semplice con tanti fattori che influiscono, dalla sua positività al Covid alla volontà della Formula 1 di introdurre un tetto salariale per i piloti. Bisognerà vedere se tutto questo bloccherà o meno la negoziazione nella sua parte ormai conclusiva. Lui vuole portare a casa ogni singola opportunità dal punto di vista finanziario, crede di avere un determinato valore e lo fa. Porta molto allo sport, porta molto alla Mercedes. È al botteghino e vuole che venga riconosciuto“, ha concluso l’australiano.

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Cresciuto nel mito di Schumacher e della "rossa", appassionato di F1 e di motori, Copywriter e Marketer. Follow me: Linkedin: @Michele Cozzola

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