La Ferrari nella seconda sessione del Gp di Las Vegas, ha sfogato la rabbia per la penalità a Carlos Sainz piazzando l’uno-due, e lanciando la sfida a Max Verstappen.

Esordio peggiore per il Gp di Las Vegas non poteva esserci, con i danni alla vettura di Carlos Sainz nel corso delle FP1, che ha scatenato molte polemiche. Il tempo perso nella prima sessione è stato recuperato nelle FP2, dove la Ferrari ha sfogato con una doppietta la frustrazione per la decisione della Fia di infliggere ugualmente una penalità di dieci posizioni a Sainz. All’inseguimento delle due Rosse Fernando Alonso e Sergio Perez, attardato Max Verstappen che ha risposto a Charles Leclerc nel long run. Stesso discorso per le Mercedes e le McLaren, lontane dalle prestazioni della Ferrari, per poi avvicinarsi nella simulazione del passo gara. Andiamo a vedere dai grafici successivi, cosa ci ha detto il Venerdì di Las Vegas.

Sul giro secco la SF-23 è partita forte fin dal primo settore, mostrando sia una buona trazione nelle curve lente, insieme alla solita efficienza aerodinamica sul dritto. Unico a tenere il ritmo nel T1 delle Ferrari è Alonso, che accende un casco fucsia grazie ad una AMR23 , la quale si conferma molto competitiva nel guidato. Più in difficoltà Verstappen che paga due decimi, ancora più distanti Hamilton e Norris. Se la RB19 e la MCL60 non hanno trovato il set-up ideale, il gap di Hamilton è frutto del solito problema della W14, di non riuscire a scaldare le gomme, con basse temperature.

Leclerc fa la differenza sugli avversari nella parte centrale, dove si transita ad alte velocità e vicino ai muretti. Il monegasco fa il record nel T2, non solo per la power unit Ferrari, ma perchè conferma il suo feeling con i tracciati cittadini, e di saper arrivare al limite prima degli altri. Leclerc ha inflitto un distacco di quattro  decimi a Sainz, sei a Verstappen, otto ad Alonso, ed un secondo ad Hamilton e Norris. Gap che sicuramente domani si potrebbe ridurre, sia per una maggiore conoscenza della pista e grip, ma anche per mappature dei motori Honda e Mercedes meno conservative di oggi.

La situazione nell’ultima parte di pista torna come nel primo settore, nella quale è Alonso questa volta a fare il vuoto, pennellando il cambio di direzione nelle curve 14,15 e 16, dove l’Aston Martin mette in mostra la sua forza in trazione. Lampi anche di Hamilton e Norris, che fanno segnare il secondo e terzo intermedio davanti alle Ferrari, che proprio nel T3 deve migliorare così come Verstappen, per conquistare la partenza dal palo.

Il campione del mondo risponde nel long run, con il solito ritmo costante e superiore ai rivali. Alle sue spalle la Ferrari, che sembra nella stessa forma di Singapore, non soffrendo come temeva alla vigilia il graining. Sia Leclerc che Sainz, con un’ottima gestione delle gomme sono gli unici a girare sui tempi di Verstappen, accusando un gap di tre decimi. Non si conferma invece Alonso, lontano dal compagno di squadra anche Perez. Invece come al solito la Mercedes con il carico di benzina migliora, ma non riesce a tenere il passo di Verstappen e delle Ferrari, mentre Norris è molto lento. Vedremo domani se ci saranno gli stessi valori, la pole e la vittoria del Gp di Las Vegas, sarà un discorso fra Leclerc e Verstappen.

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