La Ferrari si ritrova ad affrontare in questa stagione un altro momento difficile dopo le dimissioni di Louis Camilleri, ma visto il ritorno in Italia di Mattia Binotto può essere l’occasione per dar vita a quella rivoluzione su cui l’ex Ad e John Elkann avevano messo il veto nei mesi scorsi.

Ultime ore frenetiche in casa Ferrari, che pensava ad Abu Dhabi di concentrarsi soltanto a chiudere il mondiale con una buona prestazione e salutare Sebastian Vettel. Invece ieri sera è arrivato il comunicato sulle dimissioni di Louis Camilleri.

Camilleri

Decisione che insieme all’addio di Simone Resta fanno aumentare dubbi sulle possibilità di riscatto nel 2021, e di lottare per il mondiale nel 2022. Anzi la sensazione come nel 2018, è che si sia perso tempo nei mesi scorsi, e a Maranello ci si prepara ad un altro inverno di incertezze.

Infatti la proprietà, nonostante risultati al di sotto delle aspettative, non ha voluto dare il via a quella rivoluzione invocata da stampa e tifosi. Camilleri fu il primo difensore della squadra, ritenendo che la Ferrari avesse già gli uomini per tornare competitiva.

Scelte che, si capiranno se sono state giuste nelle prossime stagioni. Nel frattempo come due anni fa la Scuderia di Maranello deve trovare un nuovo amministratore delegato, ma rispetto ad alcuni mesi fa, quando uscirono i primi rumors sull”addio del maltese, non c’è più la possibilità del ritorno di Stefano Domenicali che diventerà l’erede di Chaase Carey nel 2021.

I nomi che stanno uscendo in queste ore, vedono una Ferrari cercare un profilo simile a Camilleri, quindi più competenza in ambito commerciale e manageriale che di Formula 1. Invece la Rossa avrebbe bisogno di un AD con esperienza nel mondo dei motori e doti di leadership.

Figura che manca da quando Jean Todt si dimise nel 2009.  Proprio per questo la Ferrari, al di là che si speri che i problemi di Camilleri possano risolversi al più presto, non può sbagliare scelta, ed ha l’ultima occasione per far partire la rivoluzione e concentrarsi sul grande obiettivo: riportare il titolo a Maranello nel 2022.

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