Ultima gara in Ferrari per Sebastian Vettel. Un amore durato ben sei lunghi anni che per vari motivi non ha avuto un lieto fine. Nonostante questo amaro risultato, di Sebastian si avrà sempre un ricordo nei cuori Ferrari.

Un’esperienza durata ben sei anni: dal primo test a Fiorano il 29 novembre 2014 all’ultima gara del Mondiale di F1 2020, 13 dicembre 2020. Tutti sappiamo quali erano stati gli obiettivi di Sebastian quando Sergio Marchionne, allora presidente della Ferrari, lo contatto telefonicamente e lo convinse a sposare questo progetto. Col passare degli anni la Ferrari, grazie all’aiuto di Vettel e Raikkonen, si è avvicinata sempre di più al titolo senza però mai arrivarci. Nonostante ciò il pilota di Heppenheim va via dalla Ferrari lasciando il segno: 14 vittorie ( il terzo pilota più vincente dopo Schumacher e Lauda), 12 pole position e 53 podi.

 

 

Nelle ultime ore Vettel ha rilasciato un’intervista esclusiva a F1insider.com, nella quale gli vengono chieste molte cose riguardo al suo passato in Ferrari e al suo futuro in Aton Martin.

Quando sei arrivato in Ferrari nel 2015, sembravi molto entusiasta e ambizioso. Cosa si prova ora che non ci sei riuscito?

“Certo, all’inizio sei deluso perché non sei riuscito a raggiunger l’obiettivo. Alla fine, però, hai solo due modi per affrontarlo: crollare oppure tornare più forte. La prima opzione è fuori discussione per me. Bisogna guardare ancora avanti. A volte non puoi cambiare le cose che provengono da influenze esterne. Devi solo affrontarli.”

Quanto è importante la fiducia all’interno del proprio team?

“La fiducia è in primo piano perché ha un grande significato per tutti noi. Significa spirito di squadra, verità, correttezza. Essa è estremamente importante. Non vuoi mai rimanere da solo quando sei alla guida. È alla base dei successi in F1.”

La Ferrari di Todt riusciva a estrapolare dalle loro battute d’arresto in aspetti vincenti: l’aumento della coesione e della fiducia. A voi è mancato tutto ciò?

“Penso che in linea di principio fosse lo stesso all’inizio. Poi verso la fine del mio viaggio sono venute a mancare . Ma non dovresti vederlo troppo negativamente, perché per me è piuttosto normale. È importante che tutte le parti guardino avanti positivamente e individualmente. Naturalmente, in retrospettiva ci si aspettava qualcosa di diverso. Ma non mi pento di niente.”

Come ne esci da questo viaggio esperienza dipinta di rosso?

“La mia esperienza in Ferrari ha lasciato un segno in me. Ho imparato molto e ora sono ad un livello diverso rispetto a prima, sia fuori che in pista. Certo, gli obiettivi erano altri ma se potessi ricominciare, rifarei tutto. Nessun rimpianto delle mie scelte.”

Nel 2021 si apre un altro capitolo per te: inizierai la tua avventura in Aston Martin. Cosa ti fa pensare che questo progetto sia quello giusto?

“È più una questione di curiosità e gioia di cose nuove. Sono estremamente entusiasta del progetto e non vedo l’ora. C’è molta energia positiva nel termine curiosità. Conto sulla mia esperienza e su quello che posso ottenere al volante. Con la mia esperienza e lo spirito di ottimismo della squadra daremo un grosso aiuto all’intero team, progredendo passo dopo passo. Realisticamente la Mercedes rimarrà la grande favorita nel 2021.”

A proposito dell'autore

Sono un appassionato di Motorsport, specialmente delle auto a ruote scoperte. Mi accontento con poco: domenica con pizza, birra e F1!!!

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