Proseguiamo con la nostra analisi della gara di Baku parlando di Mercedes e Ferrari, ora già nel precedente articolo avevamo messo in risalto la difficoltà delle vetture di Maranello con le gomme C4 Red Soft rispetto alle C3 Yellow Medium; in questo caso andremo a verificare il primo stint che poi è quello che ha dato alla Mercedes un vantaggio enorme non dovuto solo alla prima fila.

FERRARI DISTRUTTA IN POCHI GIRI

Iniziamo con una ovvietà, è chiaro che partire davanti è un vantaggio, tuttavia, nonostante le tante dichiarazioni tra le quali quelle dello stesso Binotto, a Baku c’è un rettilineo di 2.1 Km, questo consente, a chi è più veloce, di sorpassare anche se parte da dietro ed infatti Leclerc ha compiuto molti sorpassi. Ciò che lascia perplessi è il comportamento di Vettel nei primi giri, ecco il grafico

Come si può notare il Tedesco ha un andamento ad ‘elastico’ ovvero alterna giri veloci ad altri più lenti quindi per nulla costante nei suoi timing, la sensazione è che c’era un certo timore di rovinare le gomme oppure, come è stato detto, già si pensava ai consumi anche se questa ipotesi è trascurabile essendo nelle prime tornate; Hamilton invece è stato molto più costante e si è sempre tenuto ad un gap nei confronti di Bottas intorno ai 3 secondi, da notare inoltre quanto sia stata staccata la Ferrari dalla seconda delle Mercedes in una manciata di passaggi

Quasi 8 sec. in 10 giri ma da Hamilton perché in quel momento (lap 10) il distacco da Bottas era di 10.584 secondi, in pratica 1 secondo al giro, una vera eternità soprattutto se realizzata nella prima fase della gara. Impossibile quindi recuperare un tale gap con strategie di qualsiasi tipo a meno di usare le gomme C3 Medium (gialle) fin dalla partenza come si è infatti cercato di fare nelle qualifiche. Anche Hamilton ha avuto un degrado importante, mentre Vettel si è fermato al giro 11 segnando 1:49.490 al passaggio n. 10, il Britannico ha compiuto la sosta al giro 13 fermando il crono al passaggio n. 12 sul 1:50.377 segno che anche i suoi pneumatici stavano arrivando al punto di essere compromessi.

I GIRI DI LECLERC NELLA STESSA FASE E QUELLE INUTILI GOMME

Arriviamo al grafico che ci mostra quanto fosse più veloce Leclerc in quei momenti

Sono stati volutamente tralasciati i passaggi in cui il Monegasco ha dovuto compiere dei sorpassi in quanto i tempi non erano significativi. E’ però interessante notare come fosse più veloce di entrambi i piloti di circa 5-7 decimi a giro con la vettura nelle stesse condizioni di carico di benzina e solo dopo poche tornate, la prova, se ce ne fosse ancora bisogno, che le gomme rosse, ovvero le Red Soft C4, non sono affatto più performanti delle gialle, ora potremmo criticare un prodotto se due macchine di un Team non riescano a sfruttarlo per loro colpe, carenze meccaniche e aerodinamiche ma su vetture differenti ottenere il medesimo comportamento è alquanto bizzarro soprattutto se certi pneumatici vengono costruiti per avere un grado di prestazione più elevato, purtroppo neppure la loro durata è maggiore per cui abbiamo una eloquente ‘equazione’ GOMME MORBIDE= BASSA PRESTAZIONE/BASSA DURATA qualcosa che nel motor sport sembra pura follia…

Marco Asfalto

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