Helmut Marko nel prossimo consiglio di amministrazione potrebbe perdere il ruolo di consulente della Red Bull in F1, a causa dei contrasti con Christian Horner e Oliver Mintzlaff.

Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool /

Nonostante la vittoria dei mondiali di F1 piloti e costruttori, la Red Bull sembra pronta ad una rivoluzione. Secondo O’Globo, nel prossimo Cda della Red Bull uno degli argomenti all’ordine del giorno, è la posizione di Helmut Marko, che è stato messo nel mirino dalla nuova dirigenza. I motivi sono tanti e non solo le continue dichiarazioni dell’austriaco, che ogni volta creano polemiche, e mettono nell’occhio del ciclone la Red Bull.

Anche se il clima nel Team di Milton Keynes sembrava sempre lo stesso, ed uno dei segreti del dominio di quest’anno, in realtà nei box c’era molta tensione. In questi mesi infatti ci sono stati molti attriti, con Marko che non ha accettato di aver perso potere e centralità, e non ha trovato lo stesso feeling che ha avuto con Dieder Mateschitz con i suoi eredi.

Marko è stato il braccio destro di Mateschitz, convincendolo ad entrare nel mondo della F1. E’ grazie alle sue indiscusse doti di talent scout, se in Red Bull sono stati scoperti campioni come Sebastian Vettel e Max Verstappen. Però Marko ha avuto anche un grande peso, quando nonostante il bel rapporto con Mateschitz, nel 2018 Daniel Ricciardo ha deciso di dire addio alla Red Bull, e nella perdita di piloti che poi hanno dimostrato il loro valore come Carlos Sainz, Pierre Gasly e Alexander Albon.

Oltre ai contrasti con Oliver Mintzlaff, a pesare sono anche i rapporti con Christian Horner che si sono deteriorati. Tutto il paddock polemizzò, quando alcuni rumors avevano fatto scoprire che Marko non risultava a bilancio della Red Bull, ma si pensava fosse un escamotage per rispettare il budget cap. Invece questo è stato dovuto a decisioni prese che hanno visto i due non essere d’accordo, ed entrare in conflitto per prendere il controllo della squadra.

In particolare la rottura c’è stata sulla scelta dei piloti dell’Alpha Tauri. Come ha dichiarato lo stesso Marko, Horner non era affatto favorevole ad ingaggiare De Vries, e poi i risultati in pista gli hanno dato ragione. Stessa situazione per quanto riguarda Tsunoda, al quale recentemente è stato rinnovato il contratto nonostante il prossimo divorzio dalla Honda, mentre Lawson che ha fatto bene, quando ha dovuto sostituire Ricciardo, sarà soltanto il terzo pilota nel 2024.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, sono state l’ennesime dichiarazioni fuori luogo. Se ai tempi del lockdown avevano fatto discutere le affermazioni sul Covid, dopo averlo criticato tutto l’anno per le parole che ha usato ad inizio Settembre nei confronti di Sergio Perez, gli hanno causato l’accusa di razzismo. Le reazioni più forti ci sono state in Messico, dove si temono contestazioni a Marko per la gara in programma fra qualche settimana.

Vedremo se le voci di queste ore saranno confermate e il consiglio d’amministrazione della Red Bull sancirà l’addio di Marko, e verrà indicato chi prenderà il suo posto. Dal momento del suo ritiro, Marko aveva indicato in Sebastian Vettel colui che un giorno poteva diventare il suo successore. Ipotesi che sembrava concreta, con il tedesco che quest’anno ha partecipato a molti eventi della Red Bull. Invece Vettel ultimamente ha riaperto all’ipotesi di un ritorno in F1, e sembra vicino all’accordo con la Porsche, per partecipare alla 24 ore di Le Mans 2024.

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