Charles Leclerc ha parlato delle difficoltà della Ferrari e delle sue imprese nella stagione 2020 in una lunga intervista alla BBC.

La stagione 2020 non è stata affatto facile per la Ferrari e i suoi piloti. La Scuderia di Maranello ha fornito a Charles Leclerc e Sebastian Vettel una SF1000 lenta ed instabile, tanto che con ogni probabilità il Cavallino Rampante concluderà la stagione al sesto posto del mondiale costruttori. Nonostante le evidenti defezioni tecniche della vettura, spesso il monegasco si è reso protagonista di vere e proprie imprese, affiancate da qualche errore compiuto proprio nel tentativo di andare oltre i limiti della SF1000. Proprio gli alti e bassi della sua stagione 2020 sono stati al centro della recente intervista di Leclerc alla BBC.

“Sarebbe davvero incredibile.” – ha esordito il monegasco facendo riferimento alla possibilità di diventare una delle leggende della Ferrari – “Amo fare le cose in maniera differente. Cerco sempre di fare ciò che la gente meno si aspetta, perché questo rende lo sport eccitante. In pista bisogna sempre sorprendere gli avversari, altrimenti per loro diventa troppo facile. A volte queste mosse mi riescono, altre volte no e ne traggo una lezione. Ovviamente è bello sentir parlare di queste cose e spero di diventare una leggenda della Ferrari, ma cerco di non pensarci troppo e di concentrarmi su me stesso.

Leclerc ha proseguito parlando di una sua particolare caratteristica, ossia l’essere pesantemente autocritico. Una qualità che tutti hanno conosciuto grazie allo sfogo via radio al termine del GP di Turchia: “Quella è stata una delle mie migliori performance quest’anno e l’ho capito dopo essermi calmato. Ma allo stesso tempo ero molto deluso per aver commesso un piccolo errore che ci è costato il podio all’ultimo giro. Per questo ero così scontento di me stesso, come avete sentito via radio. Però appena sono uscito dalla macchina ero consapevole di aver fatto un buon lavoro e non mi sono buttato giù. Fuori dall’abitacolo sono molto onesto con me stesso. […] Questa è sempre stata la mia mentalità. Sono molto duro con me stesso e questo non cambierà. Adesso però lo sono in maniera costruttiva e non distruttiva come da piccolo, quando perdevo spesso la fiducia in me stesso”.

Grazie alle sue stellari prestazioni nelle ultime tre stagioni, Leclerc è universalmente riconosciuto come uno dei fuoriclasse della F1, uno status che rende orgoglioso il monegasco: “E’ davvero bello, perché ad inizio stagione è stato difficile accettare la nostra situazione. Ho sempre sognato di guidare e vincere per la Ferrari e il mio primo anno in rosso è stato ottimo. Ho vinto il mio primo Gran Premio in carriera, realizzando un sogno che avevo sin da bambino, ma a fine stagione ero comunque un po’ deluso per aver commesso errori in momenti importanti. Quest’anno mi sono preposto l’obiettivo di commetterne meno e credo di averlo raggiunto. Sono estremamente contento di questa stagione, anche se la macchina non mi ha permesso di mostrarlo in termini di risultati. Fortunatamente, molte persone sono comunque riuscite a capire che sto facendo un miglior lavoro rispetto allo scorso anno. Questo mi ha tenuto molto motivato.

A proposito di motivazioni, il monegasco ha rivelato di non averle perse in questa difficile stagione, anzi: “In realtà sono motivatissimo quando le cose vanno male, non sono il tipo che si butta giù. In quei casi penso solo a come poter stupire le persone. Dopo la qualifica in Austria, quando tutti hanno capito che eravamo chiaramente in difficoltà, ho trovato la mia motivazione. Da lì in poi ho sempre voluto mostrare che possiamo far bene anche in situazioni difficili. In termini di bilanciamento, abbiamo sofferto molto con il posteriore e ciò ha limitato la confidenza con la vettura, che è importantissima in F1. Sono riuscito ad adattarmi a questo posteriore ballerino, ma dobbiamo ancora lavorarci. Non so perché Sebastian abbia sofferto di più con la SF1000. Probabilmente questa macchina si adatta di più al mio stile, mentre alcuni piloti preferiscono il sottosterzo. Per lui è stata una stagione difficile anche perché non sarà qui il prossimo anno”.

Leclerc non ha affatto intenzione di cambiare il proprio approccio nel 2021, quando diventerà “ufficialmente” il leader della Ferrari: “Non sento alcuna differenza rispetto a prima. Devo fare lo stesso lavoro di prima. Alla fine devo comunque dare il massimo in pista e aiutare il più possibile il team fuori dalla macchina. Sicuramente adesso i miei suggerimenti avranno un peso maggiore visto che sarò con il team ancora a lungo, ma anche prima venivo ascoltato attentamente. Da fuori potrà sembrare diverso, ma non lo sarà per me”.

Il monegasco ha poi mostrato la sua stima nei confronti di Lewis Hamilton:Lewis è stato incredibile quest’anno. La sua performance più impressionante è stata secondo me quella in Turchia, dove nessuno si aspettava che sarebbe stato così forte. Ha vinto la gara e il mondiale quando tutti credevano che avrebbe sofferto. Chi dice che vince solo grazie alla macchina si sbaglia. Prestazioni come questa mostrano che adesso è il miglior pilota in griglia, perciò complimenti a lui. Merita solo rispetto per essere così costantemente al top”.

Leclerc ha concluso l’intervista esprimendo le sue speranze per un 2021 migliore dl punto di vista delle prestazioni della vettura: “Non dobbiamo avere aspettative troppo grandi, ma allo stesso tempo sono speranzoso e fiducioso che il prossimo anno andrà meglio del 2020. Nelle ultime gare abbiamo affrontato bene questi problemi e vedo che tutti stanno lavorando molto duramente a Maranello. Spingono al massimo e sento notizie positive. Però non si sa mai fino alla prima sessione di qualifiche della nuova stagione. Siamo fiduciosi per quanto riguarda il nostro lavoro, ma preferiamo mantenere basse le aspettative perché non sappiamo se anche gli altri stanno facendo passi avanti”.

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