Il tedesco Sebastian vettel quattro volte campione del mondo si dice pronto a dispensare suggerimenti al giovane esordiente e ad aiutarlo come potrà nel suo cammino in Formula 1 , come Michael ai tempi fece con lui

La storia si ripete

Sebastian Vettel non solo è sempre stato un grande fan di Michael Schumacher, ma gli è anche grato per aver contribuito ai suoi successi con dritte e incoraggiamenti preziosi per la sua crescita sportiva. Il pilota di Heppenheim ha avuto modo sia di ammirare le gesta del Kaiser in Ferrari dagli schermi televisivi che di spartire la pista con lui durante la parentesi di Schumacher in Mercedes tra il 2010 e il 2012, all’epoca in cui l’ “allievo” dominava lo sport su un’imbattibile Red Bull. Michael aveva già fiutato il talento di Vettel quando quest’ultimo, in veste di collaudatore, fece il miglior tempo nelle prove libere di Istanbul nel 2006 e da allora non l’ha più perso di vista.

È celebre l’episodio risalente al 2009, quando Sebastian telefonò Michael, all’epoca ritirato, per avere dei consigli su come affrontare al meglio il temibile primo settore del circuito di Suzuka, su cui Schumacher si era tolto diverse soddisfazioni in carriera, ma quest’ultimo gli rispose: “Non lo so, cerco di andare il più veloce possibile dalla curva 1 alla 6 senza badare troppo alle traiettorie”. Vettel non poteva credere alle sue orecchie, ma alla fine adottò lo stesso approccio e i risultati non tardarono ad arrivare, visto che il giovane tedesco vinse il GP di Suzuka in quello stesso anno, per poi replicarsi l’anno successivo e poi ancora nel 2012 e 2013.

E proprio negli anni in cui i due condividevano la pista li si vedeva spesso parlottare nel paddock oppure scambiarsi battute durante le conferenze stampa, a testimonianza del solido rapporto di amicizia che i due avevano instaurato. Ebbene, ora Sebastian vuole ricambiare il favore a quello che ai suoi occhi è sempre stato il suo maestro, prendendosi il figlio di Michael sotto la sua ala. Mick Schumacher, infatti, l’anno prossimo esordirà in Formula 1 con la scuderia Haas e potrà contare su un sostenitore di prestigio, dato che Vettel, oltre a non risparmiare parole di stima per il giovane pilota, ha dichiarato pubblicamente di essere disponibile ad aiutarlo in ogni modo possibile: “Per quanto mi riguarda, [Mick] mi piace molto. Andiamo molto d’accordo e sarò contento di condividere con lui tutto ciò che so”. Ebbene, il rampollo degli Schumacher non disdegnerà certo i suggerimenti di uno dei piloti con maggiore esperienza nel circus, anche perché egli stesso ha rivelato di vedere in Vettel qualcosa di simile a ciò che Sebastian probabilmente vedeva in suo padre, Michael. Sebastian si è detto lusingato da queste parole e ha aggiunto: “Lo aiuterò come potrò nella vita o in pista spartendo con lui l’esperienza che ho accumulato durante la mia carriera. È importante che lui segua il suo percorso e la sua strada, ma come Michael mi dava dei consigli quando glieli chiedevo, io cercherò di fare altrettanto con Mick”.

I soliti maligni

Ma i maligni sono sempre in agguato e subito pronti a far notare come Michael non lesinasse suggerimenti a un giovane Vettel solo quando ormai gli era chiaro di aver cominciato la sua parabola discendente e di non poter veramente competere per la vetta della classifica anche a causa di una macchina, la Mercedes del triennio 2010-2012, non troppo competitiva e martoriata da problemi di affidabilità e di degrado gomme. Gli stessi maligni obietteranno che le carinerie di Vettel nei confronti di Mick cesseranno non appena quest’ultimo comincerà a lottare per le vittorie, a ritrovarsi testa a testa con il suo mentore causando magari qualche screzio su pista, quando il valore del giovane pilota oscurerà le capacità del “vecchio”, il quale si sentirà estromesso e farà di tutto per ostacolare l’ascesa di chi si prenderà il suo posto nell’olimpo dei campioni.

Tuttavia, è bello pensare che i grandi di questo sport, pur non essendo perfetti, pur essendosi macchiati di qualche scorrettezza nel corso della carriera, in fondo siano anche grandi uomini e che i loro ragionamenti esulino da queste logiche maliziose. Vettel è già stato in qualche modo spodestato da Leclerc in Ferrari eppure non ha mai assunto un atteggiamento ostile nei suoi confronti, ha sempre avuto modo di chiarirsi con lui dopo i non pochi screzi che hanno avuto in pista e spesso ha elargito lodi per il monegasco, dimostrando una signorilità senza pari nel circus, sebbene non si possa dire che la sua attuale scuderia abbia meritato un trattamento così rispettoso dopo la gestione a dir poco goffa del suo licenziamento.

Lo stesso vale per Schumacher, che probabilmente vedeva in Vettel colui che gli avrebbe strappato tutti i record, che lo avrebbe fatto passare in secondo piano e che impersonava la fine della sua epoca. Eppure, ciò non gli ha impedito di passargli il testimone con il sorriso sulle labbra, di aiutarlo nel suo percorso e di contribuire alla nascita sportiva di un altro campione tedesco.

A proposito dell'autore

Laureato in Traduzione Specialistica, sono appassionato di Formula 1 e di tutto il mondo che le gravita intorno, soprattutto mi affascina l'aspetto umano di una competizione che porta l'uomo e la macchina agli estremi più assoluti delle loro possibilità.

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