Durante lo scorso weekend a Melbourne, Ferrari F1 ha introdotto un piccolo elemento sulla sua F1-75, provando un diffusore modificato durante le sessioni di prove libere del venerdì.

Il diffusore è stato provato solamente sull’auto di Charles Leclerc, ma non è poi stato montato in gara. Nonostante tale avvenimento possa essere interpretato come il segnale che il nuovo diffusore non apportasse alcuna miglioria alla vettura, la Ferrari è in realtà perfettamente allineata con quelli che sono i suoi piani di sviluppo.

Infatti, era già stato programmato che il diffusore venisse provato durante il venerdì australiano, per poi essere montato in via definitiva una volta che fossero stati raccolti ed analizzati tutti i dati necessari per essere certi dell’effettivo funzionamento di tale sviluppo.

Tanto per la cronaca, pare che il nuovo diffusore abbia già portato gli effetti sperati, e con ogni probabilità lo vedremo montato sulle Rosse ad Imola.

Ecco la video illustrazione di Salvatore Asero del diffusore Ferrari F1



“Rispetto alle configurazioni precedentemente utilizzate”, recita il documento di aggiornamento tecnico della Ferrari rilasciato come da regolamento alla FIA prima delle libere del venerdì, “abbiamo aggiunto un packer nel diffusore. Le modifiche al volume del diffusore hanno lo scopo di migliorare sia il carico aereodinamico posteriore che la stabilità durante il giro”.
Claudio Albertini, capo delle operazioni Ferrari, ha spiegato come l’introduzione del nuovo packer abbia cambiato la fisionomia del fondo.

“Il packer che avevamo in Australia è una parte che ha cambiato la forma del fondo. Era un oggetto di prova, sapevamo fin dall’inizio che non sarebbe stato sulla macchina per le qualifiche e la gara. Al giorno d’oggi è normale che, senza dei veri test, si utilizzi il venerdì per sviluppare e raccogliere dati”.
L’aggiornamento portato da Ferrari dovrebbe essere mirato a valutare l’effetto sul flusso d’aria per sviluppare il fondo senza crearne uno completamente nuovo, oltre che per raccogliere dati su sviluppi futuri.

Ecco la video illustrazione di Salvatore Asero del diffusore Ferrari F1


“Ovviamente è legato all’aereodinamica della vettura”, ha proseguito Albertini. “Ha lo scopo di comprendere al meglio il flusso d’aria sul fondo e nella parte inferiore dell’auto.”
Albertini ha inoltre spiegato che i dati raccolti saranno utili a verificare la correlazione con la galleria del vento.
“Abbiamo sensori nell’auto, eseguiamo tutte le misurazioni, poi portiamo tutte le informazioni a Maranello e lì i dati possono essere correlati ai nostri calcoli dalla galleria del vento.
“Quindi attraverso ciò possiamo abbinare al meglio auto reale e auto simulata, ottenendo un quadro migliore per il futuro sviluppo della vettura”.
Come abbiamo visto anche nei test in Bahrain, Ferrari ha scelto un approccio attento e conservativo allo sviluppo della vettura 2022, mantenendo fino ad oggi praticamente la stessa identica monoposto che ha partecipato ai primi test di Barcellona (a differenza di Red Bull e soprattutto Mercedes, che hanno già introdotto importanti pacchetti di sviluppo).

A proposito dell’imminente weekend di Imola e delle possibili novità da introdurre ha parlato anche Mattia Binotto:

“Sarà un weekend difficile per quanto riguarda il portare aggiornamenti e valutarli, perché bisogna concentrarsi sulle qualifiche del pomeriggio.
“Se guardiamo a noi stessi, porteremo poco a Imola, cercando di mitigare i problemi che finora abbiamo avuto. Il porpoising ha influenzato le nostre prestazioni a Melbourne. Cerchiamo di lavorarci, ma gli aggiornamenti li porteremo più in là nella stagione”.


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