La Ferrari è emersa come la squadra da battere nel Campionato del Mondo di Formula 1 di quest’anno, con Charles Leclerc che gode di un buon vantaggio nella classifica piloti dopo soli tre round, ma il capo Mattia Binotto insiste che non ci saranno ordini di squadra così presto.

La scorsa stagione Sainz ha battuto Leclerc in classifica, era il primo anno dello spagnolo in Rosso, ma quest’anno Leclerc ha alzato il tiro e con una buona macchina si sta rivelando quasi imbattibile ottenendo due vittorie e un secondo posto nei primi tre round, mentre Sainz deve solo inseguire.

Leclerc ha 71 punti in testa alla classifica mentre Sainz è terzo con 33, ma Binotto insiste sul fatto che non ci saranno ordini di squadra in questa fase del gioco:

“Sono solo tre le gare che sono state disputate ora, si spera che ce ne siano ancora 19 o 20. Quindi il campionato è ancora molto lungo. I nostri piloti sono liberi di lottare e mi diverto molto che stiano lottando per un buon posto, e il primo posto, se possibile”, ha aggiunto mentre le squadre si sono accampate presso il leggendario Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari alias Imola, in attesa del quarto appuntamento del Mondiale.

La Ferrari F1-75 è stata la rivelazione della stagione, forte ovunque e affidabile, a differenza delle rivali Mercedes che non sono state forti da nessuna parte, e Red Bull che ha Max Verstappen già con due DNF.

Mattia Binotto si è preso tante soddisfazioni già all’inizio di quest’anno, grazie alla progettazione di un auto davvero forte.

Il boss della Rossa ha ricevuto elogi anche dall’ex pilota Ferrari e compagno di squadra del grande Michael Schumacher, Eddie Irvine che ha anche lavorato con l’attuale team principal quando era in trincea a Maranello durante l’epoca d’oro della squadra italiana.

Ricordando il tempo trascorso con Binotto, Irvine ha detto a Gazzetta Motori: “È sempre molto calmo, non sembra mai stressato. Ma anche adesso mi sembra che sia calmo, non so come faccia… Quello che ha ottenuto è davvero incredibile. Lavorare in Ferrari non è facile, ed era giusto avere fiducia in Mattia perché significa che a Maranello hanno capito che la continuità è fondamentale.

Dobbiamo dare tempo alla gente: Jean Todt è entrato in Ferrari nel 1993 e ci sono voluti sette anni per vincere il titolo, nonostante avesse il miglior pilota. In quella squadra, oltre a Todt e Schumacher, c’erano Ross Brawn e Rory Byrne. Eppure ci è voluto molto tempo per vincere. Quindi quello che Mattia ha ottenuto finora è incredibile. Sono felice per lui perché da dove è partito (ingegnere del test team) vederlo diventare il capo della Ferrari è un passo incredibile”, ha aggiunto Irvine.

Binotto, nato a Losanna, si è laureato in ingegneria meccanica presso l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne nel 1994 e ha seguito un Master in ingegneria automobilistica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Nel 1995 entra in Ferrari nel reparto motori assegnato alla scuderia e gode del successo dei primi anni 2000. Nel 2019 è stato promosso team principal Ferrari, in sostituzione di Maurizio Arrivabene.

Sono susseguiti anni da dimenticare, come il 2020 e il 2021, ma quello che è appena iniziato sembra voler rimanere nella storia.

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