F1 Ferrari – Il Team italiano e quello francese erano gli unici due fornitori che mancavano all’appello per prendere una posizione definitiva riguardo la proposta della FIA e di Liberty Media di contenere i costi in seguito ad un 2020 difficile.

Sicuramente un cambio di rotta importante, considerando che Renault e Ferrari erano inizialmente assolutamente contrari alla proposta. Questione inversa per Mercedes e RedBull: i tedeschi sono sicuri di avere la migliore PU, mentre per il team di Milton Keynes è stata una decisione forzata.

Honda ha infatti comunicato mesi fa di voler abbandonare il programma F1 alla fine del 2021. Congelando i motori, RedBull e Alphatauri potrebbero continuare ad utilizzare il propulsore nipponico anche nelle stagioni successive.

Marko è stato proprio il primo a sposare la proposta del congelamento, quindi a Milton Keynes si può tornare a sorridere. La ricerca di un nuovo fornitore sarebbe stata parecchio complicata, considerando anche la brusca rottura con Renault nel 2019.

Resta da capire invece cosa ha spinto i francesi e Ferrari a cambiare idea. Evidentemente le ultime prestazioni del team diretto da Abiteboul hanno lasciato ben sperare per il futuro della loro Power Unit. I due podi con Ricciardo e quelli di Norris e Sainz in McLaren sono un bottino di tutto rispetto. Specie se pensiamo a quanto il motore francese faticava all’inizio dell’era turbo ibrida.

Di ottimismo c’è ne anche a Maranello. Nelle ultime interviste Binotto ha dichiarato che la nuova Power Unit del cavallino sta restituendo feedback molto promettenti. Proprio il team principal, dopo aver saltato la trasferta in Turchia, salterà anche il doppio round in Bahrain per continuare a seguire i lavori in prima persona. In seguito a un 2020 deludente con un motore limitato dagli accordi con la FIA, la Ferrari sembra finalmente reagire nel modo giusto sia in pista che in factory.

Sembra dunque che tutti i fornitori siano arrivati ad un punto d’accordo comune per le stagioni successive. Non ci resta che vedere a chi la situazione gioverà e chi ne sarà penalizzato. Per ora Mercedes sorride, mentre Ferrari e Renault ci credono. Honda, invece, crea qualche malumore.

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