Toto Wolff ha rivelato alcuni degli argomenti trattati nella riunione del 3 luglio tra i costruttori interessati a competere in F1 nel prossimo futuro.

Il weekend del GP d’Austria non ha rappresentato solo un possibile spartiacque nella lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton per il titolo piloti del 2021, ma anche un possibile momento decisivo per il futuro a lungo termine della F1. Sabato 3 luglio si è infatti tenuto un incontro per delineare le caratteristiche generali delle Power Unit che esordiranno nel 2025, e che mirano ad essere meno costose ed inquinanti dei propulsori odierni. Alla riunione non erano presenti solo le più alte cariche dei costruttori presenti nel circus (Ferrari, Mercedes, Renault e Red Bull), ma anche membri del board di Porsche e Audi, oltre ai rappresentanti della F1 e della FIA. Il contenuto specifico delle discussioni è ovviamente rimasto segreto, ma nella giornata di ieri Toto Wolff, ospite dell’edizione 2021 della FIA Conference, ha parlato proprio dell’incontro di Spielberg, rivelando inoltre il proprio punto di vista sui motori del futuro.

“Abbiamo discusso di cosa fare in futuro in termini di propulsione…” – ha detto il Team Principal della Mercedes, citato da Motorsport.com“…con l’obiettivo di abbattere i costi, quindi non vogliamo fare una rivoluzione. Tuttavia, vogliamo anche un motore che sia al passo coi tempi dal 2025 al 2030: non possiamo fare i nostalgici e tornare ai vecchi propulsori mentre tutti si aspettano che passiamo all’elettrico. I futuri propulsori continueranno comunque ad essere spinti da un carburante. Manterremo i sei cilindri, ma la componente elettrica sarà incrementata considerevolmente.

“Il motivo per cui manterremo il motore a combustione interna…” – ha proseguito Wolff “…è che crediamo che i carburanti continueranno ad essere tra noi ancora per molto tempo. E’ vero che in Europa ci siamo posti l’obiettivo di passare entro il 2030 alla mobilità elettrica, […] ma nel resto del mondo ci saranno ancora milioni di veicoli a carburante, e crediamo che questo valga anche per i veicoli Mercedes. Con le nostre innovazioni possiamo contribuire a sviluppare carburanti sostenibili, siano essi biofuels o carburanti sintetici. Le nostre vetture di F1 saranno spinte da carburanti al 100% sostenibili entro il 2025, e in questo modo contribuiremo a ridurre le emissioni di CO2“.

L’austriaco ha concluso affermando che il numero di giovani appassionati del circus sta crescendo, e che molti di essi ritengono la F1 la massima espressione del progresso tecnologico: “Se esaminiamo la F1 di oggi ed il grande numero di spettatori che ci segue, la fascia di pubblico che cresce maggiormente è proprio quella che va dai 15 ai 35 anni. Lo scorso weekend in Austria non è stato eccezionale in pista, ma è stato impressionante vedere il tutto esaurito. C’erano 115.000 spettatori, e non avevo mai visto così tanti giovani appassionati alla F1. Abbiamo fatto un sondaggio e credo che per questa fascia di pubblico la F1 significhi innovazione ed alta tecnologia. Probabilmente ci stiamo allontanando dalla percezione del circus come una lotta tra gladiatori: i ragazzi delle nuove generazioni vedono la F1 come dei caccia che si affrontano su un circuito, perciò non dobbiamo dimenticare che il progresso tecnologico è parte del nostro DNA”.

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