L’austriaco ha rivelato che Lewis Hamilton, quarto nel GP d’Austria, ha perso circa 30 punti di carico al posteriore dopo il passaggio su un cordolo.

La straordinaria vittoria della Red Bull e di Max Verstappen nel GP d’Austria ha sancito il primo grande allungo dell’olandese nel Mondiale Piloti, complice anche il deludente quarto posto di Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo era riuscito a portarsi in un’ottima seconda posizione nelle prime fasi di gara, ma pochi giri dopo ha iniziato a soffrire e a perdere ritmo, venendo superato da Valtteri Bottas e Lando Norris prima di fermarsi per la seconda volta ai box. Il crollo, repentino e inaspettato, ha fatto subito pensare a dei problemi sulla W12 dell’inglese, confermati in seguito dall’ingegnere Peter Bonnington, che ha informato Hamilton di una perdita di carico al posteriore. L’entità dei danni è rimasta tuttavia incerta, finché nel post-gara Toto Wolff, citato da Autosport, non ha rivelato le stime effettuate dalla Mercedes.

“Abbiamo calcolato che la vettura di Lewis ha perso circa 30 punti di carico aerodinamico…” – ha detto l’austriaco – “…ma non abbiamo ancora verificato questo dato. E’ molto difficile quantificare il danno in termini di tempo sul giro, la mia è un’ipotesi basata sulle informazioni trasmesse dai sensori. Comunque c’è stata un’ingente perdita di performance, che lo ha portato a spingere sulle gomme in un modo che probabilmente non gli avrebbe permesso di arrivare fino alla fine. Quindi abbiamo voluto valutare le sue prestazioni dopo il danno e se Valtteri avrebbe potuto proteggerlo dagli attacchi di Lando, ma ciò non è stato possibile. Lewis è stato anche corretto nei confronti di Valtteri, permettendogli di fare la sua gara, e in quel momento abbiamo deciso di cambiare strategia, consapevoli che avremmo perso il terzo posto in favore della McLaren. Credo che la vettura abbia subito il danno intorno al giro 30, in uscita di Curva 10, dove c’è un cordolo molto aggressivo. Non si è trattato di un errore di guida, bensì dei carichi subiti, e dobbiamo analizzare il perché dei danni”.

Wolff ha concluso parlando della lotta per il titolo, che dopo il risultato del GP d’Austria si è fatta ancora più dura per Hamilton: “Ovviamente ogni punto perso è una mazzata, e oggi ha ottenuto sei punti in meno rispetto a quando finisce secondo. In più questo risultato non ci dà la giusta spinta emotiva. Ma non è affatto finita. E’ 32 punti dietro a Max, cioè ad un ritiro di distanza per essere di nuovo in scia. Se teniamo conto del weekend di Baku, con i punti che abbiamo perso lì, e valutiamo tutte le altre gare, noi dobbiamo solo migliorare, commettere meno errori e continuare a capire meglio la macchina. Se faremo questo, saremo ancora in piena lotta”.

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