Con l’ufficialità poco meno di un mese fa della riorganizzazione dei quadri dirigenziali con l’assenza del nome di Jean Todt, si è capito ben presto che il ritorno di fiamma con la Ferrari non ci sarebbe stato.

Dopo la fine del mandato da Presidente FIA, le voci di un possibile ritorno di Jean Todt in Ferrari in qualità di super-consulente si sono fatte molto insistenti. Soprattutto dopo i contatti avuti con il Presidente della John Elkann in occasione della 24 ore di Le Mans ad agosto e poi successivamente a Monza durante il Gran Premio d’Italia di F1.

Tuttavia sull’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si leggono alcuni retroscena secondo cui sia stata proprio la Ferrari a porre dei paletti.

“Elkann all’improvviso non è stato più d’accordo – si legge – chissà se convinto da qualche uomo Ferrari di lungo corso. Todt non avrebbe potuto essere una rotellina dell’ingranaggio. Inserirlo in una linea di comando assestata e stabile avrebbe rischiato di rompere tutto”

Anche Mattia Binotto, team principal della Ferrari, ne parlò a fine stagione, sottolineando che da una figura esperta e competente come Jean Todt ci sarebbe stato sempre da imparare e che sarebbe stato un onore lavorare di nuovo con l’ex numero uno del muretto Ferrari.

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