Lo slittamento dei regolamenti del 2021 al 2022, in seguito alla crisi sanitaria mondiale del Coronavirus, potrebbe portare risvolti interessanti come lo sviluppo e l’utilizzo del DAS da parte di altre squadre.

DAS o non DAS? questo è il dilemma. Il mondiale di Formula 1 2020 era partito con il botto, con dei test a Barcellona serratissimi e mai così enigmatici. Tuttavia si è drasticamente spento con l’annullamento delle prime gare del campionato, a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus. Scelta corretta, sacrosanta, per tutelare la salute non solo di piloti e addetti ai lavori, ma anche delle persone, dei fan, del pubblico. L’affollamento di circuiti e paddock sarebbe stato un terreno troppo fertile per il propagarsi dell’epidemia.

Mercedes DASIn seguito a questa situazione e queste decisioni, la grande rivoluzione delle vetture prevista per il 2021 è stata spostata al 2022. Tra i tanti rimescolamenti delle carte in tavola, uno più di tutti potrebbe essere davvero interessante e fornire diversi spunti di valutazione all’interno dei team di Formula 1.

Mettersi al lavoro per adottare il DAS oppure lasciarlo perdere? 

Come sappiamo, il sistema DAS progettato da Mercedes per questo campionato 2020, è già stato bandito dal regolamento 2021, che ora è, appunto, slittato al 2022. Per quest’anno aggiuntivo quindi, salvo diverse comunicazioni, per qualcuno potrebbe valerne la pena di sviluppare il sistema. Il tutto dipenderà dall’effettivo vantaggio che questa soluzione potrà portare in pista. Senza nessuna gara e senza nessun riferimento concreto, al di là dei test, rimane un bell’enigma.

I più maligni diranno che Mercedes e FIA, dopo aver pianificato un accordo per consentire il DAS nel 2020 e vietarlo nel 2021, escludendolo di fatto dalla possibilità di essere replicato da tutte le altre squadre, sono state punite dal karma. Al di là di questi discorsi “da bar” il dubbio terrà occupati i team in questo periodo di quarantena (semi) forzata: DAS o non DAS?

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