Sebastian Vettel ha 33 anni, e per molti ormi ha concluso la sua carriera di successo in Formula 1. Dal passaggio in Ferrari sfortunatamente non è riuscito a concretizzare molto, dopo il 2018 (anno in cui il mondiale era davvero ad un soffio) il tedesco non è più riuscito a migliorarsi, complice forse l’arrivo del monegasco a Maranello.
Tuttavia dall’anno prossimo Sebastian approderà alla Racing Point (che dal 2021 diventerà Aston Martin) e chissà che a fianco di Stroll Sebastian non riesca a ritrovare quel suo spirito da 4 volte campione del mondo che lo contraddistingue. A tal proposito il team principal della Racing Point, Szafnauer, si dice più che fiducioso: “Seb ha 33 anni e non dobbiamo dimenticare che a 33 anni le persone o i piloti non hanno superato il massimo della loro capacità di guidare auto di Formula 1 – ha detto – probabilmente sono al loro apice o lo stanno raggiungendo. Io non credo che Seb abbia dimenticato come guidare velocemente una macchina di F1″ Ha detto il capo della futura Scuderia Aston Martin.
Che Seb stia attraversando un periodo davvero difficoltoso non ci sono dubbi, ma di certo in questo la SF1000 non aiuta per nulla: una monoposto completamente incentrata sullo sviluppo di Charles Leclerc, in parte giustamente perchè il monegasco rimarrà a Maranello almeno fino al 2024 e quindi è logico sviluppare la monoposto per le sue esigenze, ma sembra che la Rossa si stia dimenticando che c’è anche Sebastian Vettel come componente della squadra, per nulla indispensabile. “La F1 è uno sport immensamente mentale e la capacità di guidare veloce arriva per il 99 per cento dalla mente – ha detto – quindi se riusciremo a metterlo nella giusta condizione mentale, togliendogli la pressione che ha in Ferrari, possiamo
riportarlo al livello che sappiamo e di cui è capace” Ha detto a tal proposito Szafnauer vedendo in Vettel una luce pronta a brillare in Aston Martin e forse anche pronta a impensierire la Ferrari.