F1 Copy – A seguito della controversi RP20 di Racing Point, e sulla sua chiara somiglianza con la Mercedes W10, la FIA ha introdotto nuove regole per la stagione 2021. L’intento è quello di eliminare il cosiddetto ‘reverse engineering’.
Ormai è arrivata l’ufficialità, la FIA ha deciso che dal 2021 ai team verrà impedito di ‘ copiare’ dai rivali. Infatti le scuderie non potranno più utilizzare fotocamere 3D, fotogrammetria e altre sofisticate tecnologie per copiare i progetti degli avversari. Sono questi i provvedimenti che la F1 ha intrapreso a seguito della protesta della Renault contro Racing Point ad inizio stagione. Protesta vinta dalla casa francese, che ha portato la scuderia di Lawrence Stroll ad essere multata e penalizzata di 15 punti. L’accusa è l’aver ‘copiato’ il design dei condotti dei freni posteriori della Mercedes 2019. Nel paddock la notizia è stata accolta con ottimismo, soprattutto dall’ingegnere della McLaren, James Key,
Key, infatti, si è dichiarato fiducioso che le nuove regole previste per il 2021 possano rappresentare un significativo passo avanti nella giusta direzione. Ma, come ha lui stesso spiegato in un’intervista, è anche convinto che parte del problema sia lo spazio concesso ai team per ‘collaborare’ in modi che in precedenza non erano consentiti.
L’RP20, come detto, è stata ‘progettata’ in maniera estremamente simile alla Mercedes W10. Una ‘collaborazione’ indigesta per tutto il paddock. Tuttavia, Key è soddisfatto del lavoro svolto dalla FIA per interrompere ulteriormente le ‘collaborazioni’ (o reverse engineering) per il futuro. “C’è sempre più libertà per poter ‘copiare’ il lavoro degli altri. Penso che per ora il regolamento che abbiamo rende molto chiaro il concetto che non si possa ripetere quello che è successo quest’anno“, ha dichiarato Key.
Key: “Sarebbe bello tornare ai regolamenti di 10 anni fa”
La McLaren ha recentemente introdotto una nuova ala anteriore per la sua MCL35. Componente estremamente simile a quelli utilizzati da altre scuderie. Ma Key ha affermato che il team è in grado di dimostrare la proprietà intellettuale del componente. “E’ il nostro muso, lo abbiamo generato direttamente dalle nostre idee. Abbiamo avuto un’idea da qualche parte, ma in termini di comprensione, progettazione, test e superamento del test di impatto. E’ tutto assolutamente fatto nelle nostre fabbriche”.
Per il futuro, Key crede che i regolamenti dovranno tracciare una chiara distinzione tra le scuderie che ‘copiano’ i progetti dei rivali e quelle che, invece, sviluppano le proprie versioni delle filosofie viste su altre auto. “Ci sono ancora sfaccettature che devono essere considerate. So che la FIA ha cercato di comprendere il più possibile in un brevissimo lasso di tempo, e ha fatto un ottimo lavoro. Per garantire che una squadra non copi l’auto di un rivale, il regolamento deve fare affidamento su qualcosa di più del semplice esame fisico delle parti”.
Come ricorda lo stesso Key, in passato i progetti di una vettura erano segretissimi, e non erano previste delle collaborazioni tra le varie scuderie. “I team non collaboravano come accade oggi. Si tratta di una novità che è emersa negli ultimi dieci anni. Erano tutti incredibilmente riservati 10 anni fa. Quindi sarebbe bello tornare a quei regolamenti, perché è così che dovrebbero essere le competizioni, secondo me“.