La FIA ha comunicato le decisioni del Consiglio Mondiale del Motorsport, tra le quali spiccano il divieto di copiare in maniera eccessiva le vetture avversarie e alcune modifiche alla Superlicenza.

Nella giornata di ieri si è tenuta una riunione online del Consiglio Mondiale del Motorsport, la terza del 2020, per discutere temi e problematiche delle varie discipline sotto l’egida della FIA. La Federazione ha in seguito comunicato le varie decisioni prese al termine dell’incontro, tra le quali spiccano alcuni importanti provvedimenti che riguardano la F1.

Innanzitutto il Consiglio, presieduto da Jean Todt, ha approvato definitivamente il nuovo Patto della Concordia, che entrerà in vigore nel 2021 e modificherà sia gli attuali accordi commerciali sia gli assetti governativi del circus. Nel 2021 sarà inoltre introdotto il Regolamento Finanziario, una nuova serie di norme destinate a regolare le spese dei team dopo l’introduzione del budget cap.

La Federazione ha inoltre ringraziato Chase Carey, che nel 2021 abbandonerà la carica di Presidente e CEO della F1, occupata sin dal 2017 in seguito all’acquisizione del circus da parte di Liberty Media. Contestualmente, la FIA ha voluto complimentarsi con Stefano Domenicali, destinato a prendere il posto di Carey a partire dal 1 gennaio 2021.

Racing Point

La novità più importante riguarda tuttavia il reverse engineering, ossia la pratica di copiare parti delle vetture dei team avversari attraverso fotografie o scan 3D, reso noto in questa stagione dalla tanto discussa Racing Point. La FIA ha deciso di evitare un’altra infinita scia di polemiche come quella vissuta quest’anno, tra proteste, penalizzazioni e appelli ritirati. Il Consiglio ha infatti approvato alcune modifiche al Regolamento Tecnico che andranno a “vietare l’uso esagerato del reverse engineering dei design rivali per la realizzazione delle superfici aerodinamiche di una vettura”. La Federazione ha dunque mantenuto la promessa fatta ai vari team che avevano intenzione di appellarsi contro le lievi condanne inflitte alla futura Aston Martin: non avremo più una ripetizione del caso Racing Point.

Infine, il Consiglio Mondiale ha deciso di modificare i parametri di assegnazione della Superlicenza, necessaria per poter ottenere un sedile in F1. Inizialmente, un pilota doveva accumulare, nelle tre stagioni precedenti, almeno 40 punti (assegnati a seconda della posizione finale nelle classifiche dei campionati disputati) per ottenere la Licenza di F1 per l’anno successivo. A causa della crisi scaturita dalla pandemia di Covid-19, la Federazione ha deciso di ammorbidire questi criteri già quest’anno, portando a quattro anni il periodo in cui è possibile accumulare punti. Inoltre, anche coloro che non hanno raggiunto i 40 punti necessari potranno richiedere la Superlicenza: in questo caso, sarà la FIA a valutare la candidatura del singolo pilota, il quale dovrà aver comunque accumulato almeno 30 punti in quattro anni.

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