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Le alterne fortune dei compagni di squadra. Rosberg e Raikkonen, uniti dal destino di essere secondi del più blasonato e titolato compagno di box, vivono alterne fortune. L’uno, Nico, non sbaglia un colpo e vive il momento d’oro della sua carriera. Insomma, fa il suo, e lo fa che meglio non si può. La sfiga guarda dall’altra parte del box e becca senza pietà quell’altro, che fino all’anno scorso ha goduto di un trattamento di favore della dea bendata.

kimi

In casa Ferrari l’altro biondo, finlandese stavolta, è un enigma. I suoi risultati prevedibili come gli indici di borsa, il suo impegno forse legato al meteo a al suo umore. Il meglio l’ha indiscutibilmente già dato anni fa, ma si inizia quasi a sentire aria di rinnovo contrattuale. Anche oggi come dall’inizio del campionato la squadra ha di nuovo toppato, mancando un’occasione ghiotta. Con Vettel attardato di cinque posizioni il terzo posto era il minimo accettabile. Invece Kimi becca mezzo secondo dal compagno (sempre veloce e costante) ma si fa fregare anche da Bottas, che con una Williams certo non impeccabile (ma qui a Sochi a suo agio, va detto) raccoglie una insperata e fortunosa prima fila. Fortunosa perchè Raikkonen nel giro buono sbaglia e rimane dietro, tanto che domani il film della gara parrebbe già scritto, con il titolo che recita ‘Rosberg in fuga’. A meno che la Williams vada davvero bene e l’altro finlandese (quello imbucato alla festa) riesca a partire a razzo e ad infilarsi davanti al tedesco. In quel caso la si farebbe interessante. Eventualità peraltro auspicata certo dalla Ferrari che tra Safety car e bandiere rosse spera in qualche episodio rocambolesco per provare strategie aggressive e/o inaspettate per inventarsi qualcosa di nuovo e cercare di tirare finalmente fuori dal cappello un risultato degno. Anche perché la sedia sotto il didietro di Arrivabene potrebbe non essere così stabile come sembra se le vittorie continueranno a mancare.La situazione del mondiale per ora è quindi questa; i favoriti annunciati arrancano (per sfortune vere e presunte), largo dunque ai numeri 2. Che siano loro a lottare a regalarci spettacolo.

Occhio però ai titolari, loro partono dietro ma scalpitano pe riprendersi la scena.

Di Stefano De Nicolo’

 

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