Adesso abbiamo finalmente la risposta alle nostre domande, la casa Tedesca è al top, lo ha dimostrato su pista bagnata, su pista asciutta e soprattutto su un circuito vero e molto abrasivo, non solo ha staccato gli avversari con cifre a due zeri ma ha fatto il giro veloce, sfruttato bene le gomme e soprattutto mai è stata in bilico neppure la posizione di Rosberg secondo al traguardo, riguardo ai consumi, spauracchio pre-stagionale che avevo confutato in un altro articolo, Hamilton ha addirittura consumato circa il 3% in meno del suo compagno di squadra, e questo non è certo da imputarsi al fatto che aveva pista libera, in quanto Rosberg viaggiava spesso tra i 7 e i 10 sec. Dal Britannico, quindi fuori da fastidiose scie, insomma una supremazia incontrastata frutto del gran lavoro di una squadra composta da circa 700 elementi, nel pieno senso della F1 attuale, il risparmio economico…

Quanto è sensato vedere correre vetture che debbono risparmiare e recuperare energia progettate da team che arrivano a quote di personale così elevate? Sono i controsensi della nostra epoca, si spende un patrimonio per risparmiare e soprattutto per portare queste tecnologie ibride sulla strada, magari un software, come già accade, ci lascerà a piedi, ma noi avremo risparmiato carburante, una grande soddisfazione direi…

Mercedes_W05_TC

Costa, il punto si sposta su questo tecnico allontanato dalla gestione Montezemolo-Domenicali, il tecnico Parmense si prende una bella rivincita nei confronti di dirigenti che lo hanno cacciato, la sua mano si vede nei particolari curati a livello maniacale della W05, e soprattutto nella gestione delle gomme, settore in cui l’Ingegnere è assolutamente un leader, ci si aspettava forse una sofferenza delle vetture su questo piano, invece hanno dimostrato una grandissima efficienza in termini prestazionali, basso consumo pneumatici, basso consumo carburante, buonissime velocità di punta unite a carico aerodinamico eccellente, rischiano, si fa per dire, di uccidere prematuramente il campionato proprio in una stagione così interessante e dalle molte novità; sorprende invece la capacità di reazione della Red Bull, dopo i test praticamente falliti, porta due vetture sul podio nelle prime due gare (anche se Ricciardo è stato squalificato in Australia), ma non solo arriva al gradino sotto le Mercedes, si mette anche in risalto con una vettura bilanciata,

 

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e con un ottimo carico aerodinamico, viatico per una riconquista rapida dei primi posti in classifica, certo manca ancora di affidabilità, e i problemi col flussometro della Gill si accaniscono sulla seconda guida (cosa oramai tradizionale per il Team delle lattine), ma questa volta si commettono anche errori al cambio gomme e cedimenti strutturali, si rompe un sostegno dell’alettone anteriore al solo contatto con un cordolo peraltro molto basso, tutti fatti accaduti a Ricciardo, in una sorta di continuum delle disgrazie ereditato da Webber, altro Pilota bersagliato dalle strane défaillance delle seconde guide Red Bull, quando il Team avrà anche vetture solide sarà un valido avversario anche se, francamente la Mercedes è su altri livelli. La Ferrari oggi ha mostrato tutti i suoi limiti, se in Australia c’erano stati problemi con le Power Unit, oggi ci sono stati problemi sulla vettura di Kimi riguardanti l’ala mobile, ma Alonso ha viaggiato sulla pista senza problemi, eppure ha preso oltre 30 sec. al traguardo da Hamilton, si può dire che il divario non è più il secondo a giro dell’Albert Park, ma questa circostanza è di magra consolazione per il Team Italiano,

Pessimismo_ferrari_ingiustificato

Domenicali parla sempre di lavoro, ma dovrebbe essere il suo ad essere in bilico, si manda via Costa, si scoprono difetti nella galleria del vento, si spostano tecnici da una mansione all’altra, si ingaggiano nuove menti, eppure il Direttore dell’orchestra rimane sempre al suo posto, c’è da chiedersi, sono i musicisti che non suonano bene, oppure è il Direttore a non saperli coordinare e dirigere? Due anni a lavorare ad un progetto così ambizioso, il vantaggio di ‘farsi tutto in casa’, l’integrazione motore-telaio e si deve lottare per battere Team molto meno blasonati e presenti da pochi anni in F1, è evidente che la squadra di Maranello si porta dietro i difetti congeniti della gestione degli ultimi 5 anni, compresa quella dei piloti, perché tenere Massa a fare, di fatto, il collaudatore in pista per due anni, non paga, infatti nel 2013 non si è riusciti neppure ad arrivare secondi nella classifica costruttori; nelle aziende, quelle migliori, quelle internazionali, quando non ci sono risultati si tagliano le teste dei dirigenti, non dei sottoposti, è una regola imprenditoriale fondamentale e vale anche per una squadra corse, o almeno dovrebbe valere, ma le usanze Italiche sono sempre molto intrinseche e complicate, portatrici di equilibri e sacche di potere spesso incomprensibili ad un occhio critico. Insomma un altro campionato in cui c’è da rincorrere, andando a spendere ingenti risorse economiche ed umane contraddistinto dalla ricerca di un capro espiatorio che non tarderà ad arrivare…

Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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