Oggi vi parliamo d’altro, non di come si sono svolte le gare del GT, non dei risultati o della cronaca, ma di quello che si vive in certi fine settimana, delle emozioni, delle sensazioni e di qualche retroscena.

Una cosa la dobbiamo dire subito, chi scrive ama profondamente la pista del Mugello, non solo per le strutture, moderne ed efficienti, ma per l’ambiente in tutta la tua totalità, per quel bellissimo accento Toscano della gente del luogo, per le meravigliose colline che circondano l’autodromo, per il cibo che è sempre una scoperta, per quell’aria mista tra l’ossigeno della campagna e i gas di scarico dei bolidi e poi per la bellezza del viaggio, perché partire da Roma ed arrivare nella pista Toscana significa attraversare quasi tutta la regione, e quando si ha tempo a disposizione si può lasciare l’autostrada e godersi i cipressi, le colline perfettamente curate, i casali e onde sterminate di girasoli che in questo periodo colorano di giallo e di verde il panorama. Un connubio perfetto tra tecnologia, motori e natura.

Ma c’è molto di più, il Mugello diventa appuntamento immancabile anche per piloti che non gareggiano tutto l’anno e l’atmosfera diventa quasi sacra; nei retrobox si riesce a vedere di tutto; dalle grigliate il cui fumo sostituisce quello dei freni, qualcuno ha addirittura cucinato una porchetta; alle pietanze messe sopra i box per riscaldare le gomme; le grid-girl sempre attaccate allo smart-phone che si rilassano all’ombra fino ad arrivare alle operazioni di preparazione delle vetture per il giorno dopo che a volte arrivano fino a notte inoltrata. E poi il pubblico, famiglie con i pargoli che cercano il cappellino o la maglia di questa o quell’altra squadra, driver intenti a spiegare come sono fatte le vetture del GT e le immancabili corse nella pista dei Kart a voler imitare quanto visto nei monitor.

La Domenica una buona affluenza di pubblico al mattino ma poi la gara del GT, che era programmata alle 16 ha visto poche persone sulle tribune, la concomitanza con la finale dei mondiali di calcio è stata deleteria per il pomeriggio del Mugello e proprio danneggiando la categoria regina del week end; non si capisce il perché di una scelta simile, tra l’altro gara 1, che si è svolta al sabato non è stata trasmessa in diretta dalla RAI un’altra scelta incomprensibile visto che è stata trasmessa su un canale del bouquet di SKY; insomma la TV di Stato perde la F1 e rinuncia anche al GT del Mugello, se si vuole affossare la visibilità di una categoria è questo il modo migliore di farlo.

Altro neo l’atteggiamento di alcuni driver che si sentono delle star, soprattutto i più giovani e su questo ci sarebbe da riflettere, forse i genitori credono che siano i campioni della galassia invece che gareggiare in un GT nazionale, poca sportività e molta spocchia, atteggiamenti non corretti verso gli avversari e parole irrispettose; a volte bisognerebbe ricordare a questi ‘bimbi-minkia’ che non sono i campioni del mondo di F1 e se anche lo fossero il loro atteggiamento è profondamente sbagliato; l’avversario si batte e si finisce se è a terra, ma mai può essere deriso è una semplice questione di rispetto.

Altra atmosfera nelle hospitality, sorrisi e pacche sulle spalle, i soliti selfie con i driver e drink che vanno via come la benzina dei bolidi da 600 cv; si stringono amicizie, nascono degli amori, si consolidano dei rapporti e poi si discute già del 2019, ma non solo, si parla di altre categorie ed anche di F1. Bella l’accoglienza in alcune di queste aree mentre altre rimangono chiuse ai più e vuote come degli armadi abbandonati; bisogna avere l’agognato invito che poi non si sa esattamente a cosa possa servire, visto che si mette su un catering enorme per pochi eletti; ma questo è il mondo che tanto amiamo e che ci appassiona soprattutto quando sentiamo accendere i motori nei box prima della gara, i visitatori accorrono sulla soglia delle barriere a nastro e i padri si mettono i figli sulle spalle così da poter ammirare meglio quel misto di fibra di carbonio e acciaio da cui esce un sound spettacolare… E’ tutto qui, è il mondo dei motori, quello che più amiamo…

Marco Asfalto

 

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