Il tema del peso delle nuove vetture di Formula 1 è un tema all’ordine del giorno. Il cambio regolamentare ha comportato difficoltà che i team stanno affrontando, il peso minimo è una di queste. Nel paddock dei test a porte chiuse di Barcellona, si è parlato di un solo team riuscito nell’intento di soddisfare il peso richiesto, l’Alfa Romeo. Le altre nove scuderie hanno portato in pista macchine più pesanti dei 795 kg minimi, manifestando la necessità di incrementare il peso minimo richiesto. Le stesse nove squadre hanno presentato una richiesta alla FIA che nelle scorse ore ha deciso di concedere uno scostamento di tre chilogrammi rispetto ai 795 iniziali.

La FIA ha risposto alla richiesta con un compromesso, le squadre chiedevano dai 5 ai 10 kg in più. Tuttavia, la federazione non ha ritenuto del tutto giustificate le motivazioni delle scuderie, in quanto hanno a disposizione il regolamento tecnico da ben due anni. Importante è invece l’incidenza del budget cup che ha ostacolato l’alleggerimento della monoposto.  La FIA ha inoltre riconosciuto fattori oggettivi che hanno motivato i 3 chili supplementari. Uno a causa delle wheel covers (ovvero i copricerchi che non erano stati presi in considerazione per il calcolo del peso). Uno per il peso maggiore di gomme e cerchi rispetto alle previsioni costruite con i prototipi iniziali. L’ultimo chilo è motivato dalla necessità di rinforzare il fondo della vettura dopo i problemi emersi nei test di Barcellona.

Il peso, dunque, rimane di poco al di sotto del tetto degli 800 kg. I test in Bahrain potranno chiarire se la modifica apportata dalla FIA sia sufficiente per lasciare un margine di azione ai team, impegnati a non sforare eccessivamente il peso minimo per non perdere prestazione. Si conferma quindi il trend delle F1 nel nuovo decennio. Il peso continua ad aumentare a discapito dei piloti schierati quasi uniformemente contro il vertiginoso aumento.

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