F1: Altro weekend all’insegna delle polemiche, penalità ed emozioni. In Qatar vince Hamilton che ora si porta a -8 da Verstappen secondo ma partito settimo. Torna sul podio un grandissimo Fernando Alonso.

Come prima volta non c’è male. Losail si presenta alla grande nel calendario della Formula 1. In Qatar trionfa Lewis Hamilton, che si inserisce tra i record anche di questa nuova pista. Conduce una gara in solitaria, sempre in testa e mai pericolosamente a rischio. L’inglese della Mercedes è scattato dalla pole e adesso è a solo -8 punti dal suo rivale arrivato secondo. Per lui 102^ vittoria in Carriera (7^ quest’anno). 180° podio in Carriera (15° quest’anno, 4° consecutivo).

Ma l’essere arrivato dietro a Lewis, questa volta, vale come una vittoria. Max Verstappen partiva settimo, penalizzato di 5 posizioni per non aver rispettato la doppia bandiera gialla nelle qualifiche dopo la foratura di Gasly (penalizzato anche Bottas di 3 posizioni per non aver rispettato la sola bandiera gialla. Convocato, invece, anche Carlos Sainz ma nessuna penalità per il Ferrarista). La Red Bull, dopo i problemi al DRS è stata costretta a montare un’ala più carica che ne ha ridotto la velocità massima. Ma nonostante ció Max si prende anche il giro più veloce, cercato all’ultimo giro con un treno di soft in 1’23″196. E allora tutto sommato il weekend della Red Bull resta più che positivo. Quarto il suo compagno di scuderia Perez. 58° podio in Carriera per Max (16° quest’anno, 6° consecutivo).

Bentornato Fernando Alonso.

Ma la sorpresa di giornata e dell’intero weekend è senza dubbio il ritorno di Fernando Alonso sul podio. Il pilota dell’Alpine arriva terzo e viene anche nominato drive of the day. 40 anni e non sentirli per lo spagnolo che ritorna sul podio dal GP d’Ungheria del 2014 (2°), quando Lewis Hamilton aveva solo un mondiale nel suo palmares. Grazie al quinto posto anche del suo compagno Ocon, l’Alpine allunga di 25 punti sull’AlphaTauri che ha visto entrambi i suoi piloti fuori dalla top 10 questo weekend.

In casa Ferrari più certezze tra i problemi.

Arriva 7° Carlos Sainz mentre 8° Charles Leclerc. Grazie al nono posto di Lando Norris (ha pagato il cedimento di una gomma) e il dodicesimo di Daniel Ricciardo, si intensifica il vantaggio nei confronti della Mclaren nella classifica costruttori. 39,5 i punti in più da parte della scuderia di Maranello che nonostante problemi riscontrati nelle qualifiche con l’esclusione del Monegasco nel Q2 a causa del telaio rotto, si è riusciti a risolvere in tempo l’imprevisto riuscendo anche a gestire bene ancora una volta i pit stop: doppio pit per le due rosse con tempi di 2,2 e 2,4. Una Ferrari che non convince eccessivamente ma che continua a difendersi ancora una volta bene.

Come prima volta in Qatar non c’è male. È stato un weekend all’insegna dei “state lontano dai cordoli per evitare forature”, delle polemiche (ancora), dei sogni e delle rivincite. Sotto i fuochi d’artificio di Losail Lewis Hamilton ha ribadito ancora una volta quanto si senta pronto, Max Verstappen risponde di non cantar vittoria troppo facilmente, e poi Fernando Alonso che si gode il momento tra i grandi dell’era moderna dimostrando che l’età è solo un numero. Mancano SOLO 2 Gran Premi e questo mondiale è più vivo che mai.

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