F1 – In casa FIA, continuano le discussioni in merito ai regolamenti 2026, che si preannunciano rivoluzionari sotto molti punti di vista, sia per quanto riguarda la power unit, sia per la possibile introduzione dell’aerodinamica attiva, che servirà a compensare la perdita di energia dei nuovi motori.
Infatti, le nuove power unit, per via della divisione di potenza tra motore a combustione interna e motore elettrico (50/50), rischiano addirittura di esaurire l’energia nei rettilinei; perciò, l’obiettivo della FIA è quello di produrre ali ad alto carico efficaci in curva, per passare poi ad ali a basso carico che aumentino la velocità sul dritto.

La questione centrale riguarda proprio quest’ultimo aspetto: all’inizio si pensava che le modifiche fossero incentrate sull’ala posteriore come elemento mobile, ma un’esclusiva di motorsport.com ha rivelato come, secondo le simulazioni effettuate, le vetture corrono il rischio di girarsi in rettilineo in condizioni di ala a basso drag. Per questo motivo, si è deciso di rendere anche l’ala anteriore un elemento mobile, per compensare il problema emerso agli alettoni posteriori.

(Photo by Jared C. Tilton/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool //
Verstappen foto Credit Red Bull Racing

Sull’argomento si è espresso Max Verstappen, il quale, interrogato da motorsport.com, non ha risparmiato critiche ai nuovi possibili regolamenti: “Penso che si stia andando verso la direzione sbagliata per quanto riguarda l’aerodinamica attiva, ma al momento questa sembra la strada; speriamo comunque di poter migliorare alcune cose”. L’olandese ha poi aggiunto: “Per me l’aspetto più importante è combattere il peso delle vetture e cercare di trovare una soluzione a questo, piuttosto che inventarsi tutti questi trucchi e strumenti per favorire i sorpassi. Ci devono essere altri modi per farlo”.



Dello stesso avviso è Carlos Sainz, anche se non si è dimostrato del tutto contrario a questa prospettiva sul regolamento F1 2026 : “Penso sia una conseguenza delle direttive sui motori; se viene richiesta una maggiore quantità di energia, è normale che si cerchi di recuperarla con l’aerodinamica attiva. Ma se i regolamenti hanno attirato un costruttore importante come Audi, sicuramente qualcosa di positivo c’è, va apprezzato e inserito comunque nel contesto”.
Anche lo spagnolo è poi intervenuto sul problema riguardante il peso e le dimensioni delle monoposto: “Le vetture sono troppo grandi e pesanti, se dovessi apportare dei cambiamenti, il primo sarebbe sicuramente questo. E poi nel discorso sull’aerodinamica attiva, introdurrei le sospensioni attive, più sicure per la schiena dei piloti e per la nostra salute in generale. Allo stesso però sappiamo che, come piloti, stiamo chiedendo troppo alla Federazione o ai circuiti per apportare piccoli cambiamenti che, con le vetture del 2021, non risultavano necessari”.

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