Le simulazioni di qualifica e i long run di ieri suggeriscono che la Red Bull sia davanti a tutti, con Hamilton vicino e grande equilibrio a centro gruppo.

Le prime due sessioni del weekend del GP della Stiria si sono concluse con un risultato atteso: Max Verstappen e la Red Bull hanno conquistato il miglior tempo in entrambe le sessioni, imponendosi anche nelle simulazioni di passo gara. Dietro all’olandese, la situazione, fatta eccezione per Lewis Hamilton che avrebbe ottenuto la miglior prestazione nelle FP2 se non avesse oltrepassato i track limits in Curva 10, sembra molto equilibrata: è infatti difficile prevedere i rapporti di forza che troveremo in qualifica dietro ai due rivali per il titolo, specialmente dopo la sacrosanta penalità di tre posizioni in griglia inflitta a Valtteri Bottas. Il finlandese è stato infatti punito dai commissari per il suo pericoloso testacoda in pit lane, avvenuto nel tentativo di depositare gomma sulla piazzola di sosta della Mercedes, con la vettura che ha rischiato di colpire i meccanici della McLaren presenti lì vicino.

Come già accennato, Verstappen ed Hamilton hanno dettato legge sul giro secco, prenotando la prima fila di domani (pioggia permettendo). Dietro a loro, l’equilibrio è massimo: Sergio Pérez ha concluso le FP2 al nono posto, a quasi sette decimi dal compagno di squadra in Red Bull, anche se bisogna sottolineare che il messicano non ha mai trovato un giro pulito nella sua simulazione; le Alpine e le McLaren sono parse pimpanti proprio sul giro secco, sebbene la scuderia di Woking pare abbia spinto più di Mercedes la Power Unit e la scuderia anglo-francese abbia spesso disputato venerdì eccellenti per poi crollare al sabato. Le Ferrari non hanno cercato invece le prestazioni in simulazione di qualifica, concentrandosi principalmente sull’analisi dei problemi con le gomme presentatisi in Francia. Attenzione infine alla possibile mina vagante del weekend, la AlphaTauri. Gasly e Tsunoda hanno concluso le FP1 rispettivamente al secondo e al quinto posto, mentre in FP2 il francese non ha potuto effettuare nemmeno un giro per un problema alla Power Unit Honda e il giapponese ha terminato in P15, senza migliorare il suo tempo della prima sessione.

I dati più interessanti riguardano tuttavia il passo gara, che i team hanno provato intensamente sia nelle poco rappresentative FP1 che nelle FP2 per paura dell’arrivo della pioggia. Verstappen ha mostrato un ritmo impressionante sia su gomma media (provata 13 giri nella prima sessione) che su gomma dura (utilizzata nelle FP2 e tenuta per 18 giri), dimostrandosi il più veloce con entrambi i set di pneumatici. Anche Lewis Hamilton ha effettuato uno stint (di 11 giri) su gomma media nelle FP1, pagando in media un distacco di quattro decimi al giro dall’olandese della Red Bull. L’inglese ha tuttavia mostrato il passo migliore di tutti quanti sulle soft, indossate per 10 giri con un ritmo in media di tre decimi al giro più veloce rispetto a Pérez, attualmente terza forza sul passo gara (su gomma morbida e dura).

Scendendo giù dal podio virtuale, la Ferrari è parsa molto a suo agio nella gestione gomme sul tracciato austriaco, forse favorita dalle condizioni ambientali, con Sainz e Leclerc che hanno mostrato un ritmo abbastanza costante in stint molto lunghi rispettivamente su gomma morbida e dura. I due piloti della Rossa sembrano tuttavia ancora coinvolti nella lotta di centro gruppo insieme a McLaren, Aston Martin (entrambe molto competitive su soft, specialmente quest’ultima), Alpine (ottima su gomma media, in particolare con Alonso), l’incognita AlphaTauri e Bottas, che sulle soft ha mostrato un passo tutt’altro che eccezionale. Il finlandese sembra trovarsi più a suo agio su gomma hard, dato che il suo ritmo è in media appena un decimo più lento rispetto a quello di Verstappen. La qualifica potrebbe dunque rappresentare la chiave del weekend dei team di centro gruppo, visto l’equilibrio dei valori in campo.

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