Non si placano le contese all’interno del paddock per quanto riguarda le Power Unit, oggetto di grosse polemiche sin dall’inizio della stagione.

Il primo trittico di gare della stagione 2020 di F1 si è chiuso con un netto dominio della Mercedes, che ha trionfato in tutti i tre Gran Premi, ma il lato sportivo di questo campionato rischia di essere oscurato dalle infinite polemiche che lo stanno caratterizzando. I test e i primi tre weekend di gara, infatti, sono stati avvelenati da agguerrite contese: le polemiche sul DAS della Mercedes, il patto segreto sulla Power Unit tra la FIA e la Ferrari, la sospetta e protestata Racing Point e chi più ne ha più ne metta.

Durante il weekend del Gran Premio d’Ungheria è tornato nell’occhio del ciclone il tema delle Power Unit. Dopo le direttive FIA dello scorso giugno, nelle prime gare si è palesata una enorme perdita di performance da parte del motore Ferrari. Anche i motori Renault e Honda sono apparsi leggermente più in difficoltà rispetto allo scorso anno, mentre Mercedes pare l’unico motorista ad aver fatto progressi. Ciò ha dato vita ad una nuova scia di polemiche, alimentate dalle dichiarazioni sibilline di Mattia Binotto: “È singolare notare la differenza che c’è sui pochi tratti di rettilineo di questo circuito fra alcune vetture e il resto del lotto”. Non si è dovuto aspettare molto per avere la secca risposta di Toto Wolff: “La verità è che, messi sotto pressione dagli avversari, abbiamo fatto uno sviluppo straordinario“.

Power unit

In mezzo a tutto sta la FIA, che senza sosta si trova a dover far chiarezza su molti punti contestati del regolamento. Lo stesso Nikolas Tombazis, capo dell’area tecnica della FIA, ha rivelato che molte scuderie continuano ad avanzare sospetti nei confronti dei team rivali: “I team ci forniscono continuamente note in cui sospettano che i rivali facciano qualcosa di particolare: le note arrivano quasi ogni settimana. Alcune sono solo paure infondate, altre potrebbero avere un fondo di verità, perciò diamo sempre la priorità a queste ultime. In questo momento ci sono alcune cose che dobbiamo controllare”.

Tombazis ha infine sottolineato la grande importanza dei nuovi sensori per le Power Unit imposti dalle nuove direttive tecniche: “Credo che i nuovi sensori e le altre misure adottate stiano funzionando. Ci danno maggiore fiducia nelle misurazioni dei parametri interessati dalle direttive. Questi sensori influiscono molto sulla performance della vettura, poiché se fornisci più benzina al motore hai un guadagno in potenza. Allo stesso modo, se fornisci più corrente all’ERS hai un guadagno in potenza. Lo scorso anno ci siamo promessi di migliorare questi sensori e l’abbiamo fatto”.

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