F1 News – La Toyota, colosso giapponese dell’automotive, ha partecipato al campionato di Formula 1 tra il 2002 e il 2009, ma il suo nome potrebbe tornare presto in grande stile nel Circus. Dopo l’annuncio della partnership con la Haas come partner tecnico ufficiale, gli indizi di un coinvolgimento più ampio sembrano farsi sempre più concreti.
Fonte: Dichiarazioni di Masaya Kaji riportate da Motorsport.com
Un ritorno graduale: dalla partnership con Haas al futuro in F1
L’accordo con la Haas, siglato lo scorso ottobre, prevede che il marchio giapponese appaia sulle monoposto della scuderia americana a partire dal Gran Premio degli Stati Uniti 2024. Tuttavia, dietro questa collaborazione potrebbe nascondersi molto di più.
Masaya Kaji, direttore globale del motorsport per Toyota Gazoo Racing, ha dichiarato:
“Stiamo ovviamente studiando le tecnologie per il 2026 e persino quelle attuali. Penso che ci stiamo gradualmente muovendo in quella direzione.”
Questo rappresenta un cambio di prospettiva significativo rispetto alle dichiarazioni iniziali, in cui si negava qualsiasi piano per tornare come costruttore completo o sviluppare un’unità di potenza.
Le tecnologie del futuro: occhi puntati sul 2026 e oltre
Con l’evoluzione delle regole tecniche e l’introduzione dei nuovi motori ibridi previsti per il 2026, Toyota sta osservando attentamente le opportunità. Tuttavia, Kaji ha precisato:
“Non siamo in una fase in cui ridirigeremmo tutte le nostre risorse verso la Formula 1. Quello che succederà dopo il 2030 è ancora incerto.”
Al momento, la casa giapponese resta focalizzata sulle competizioni di durata e sui rally, ma non esclude di riallineare i suoi obiettivi in futuro.
Giovani talenti e opportunità con Haas
Uno dei vantaggi della partnership con Haas è la possibilità per i giovani piloti Toyota di avvicinarsi al mondo delle monoposto. Un esempio è Ryo Hirakawa, che ha debuttato nelle FP1 con la McLaren e ha partecipato ai test per giovani piloti della Haas.
Kaji ha sottolineato il potenziale di un team ufficiale Toyota:
“Se avessimo il nostro team, potremmo scegliere quali piloti mettere in macchina.”
Questo rappresenterebbe un enorme vantaggio per i talenti emergenti, aumentando le possibilità di accesso alla Formula 1.
Le sfide di un ritorno in Formula 1
Nonostante l’entusiasmo, Kaji è stato chiaro nel sottolineare le sfide:
“Dobbiamo valutare quanti soldi e quanti membri dello staff sarebbero necessari per far sì che ciò accada.”
Per ora, Toyota si concentra sul rafforzamento delle sue partnership, come quella con Haas, prima di fare passi più grandi.