F1 News – Mohammed Ben Sulayem, pur menzionando l’Arabia Saudita, sembrava riferirsi a critiche rivolte ai paesi arabi del Golfo che ospitano quattro gare di Formula 1: Arabia Saudita, Bahrein, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, paese di provenienza dello stesso presidente della FIA.
La F1 è stata oggetto di critiche per aver organizzato gare in nazioni con dubbie situazioni in materia di diritti umani. Diversi piloti, tra cui Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, avevano espresso la loro opinione sulla scelta di correre in Arabia Saudita, prima che la situazione si “normalizzasse”, poiché le ingenti somme di denaro offerte erano troppo allettanti per Liberty Media e la Formula One Management.
È innegabile l’influenza dei media anglofoni, in particolare britannici, all’interno della F1, con una tendenza a favorire i piloti britannici, mentre figure come Max Verstappen, Fernando Alonso e persino Vettel sono state spesso oggetto di critiche maggiori rispetto alle loro controparti britanniche.
Adrian Newey ha riconosciuto il trattamento ingiusto riservato a Verstappen dai media, e Alonso non ha mai nascosto il suo disappunto per i commenti ricevuti. Un esempio recente è l’episodio in cui David Coulthard, durante il Gran Premio di Abu Dhabi del 2024, ha contestato la penalità inflitta a Valtteri Bottas, accettando invece la stessa sanzione comminata a Verstappen per infrazioni simili.
Bottas, pur non essendo britannico, non era in competizione con Lando Norris su McLaren, né precedentemente con Hamilton su Mercedes. Quel ruolo era di Max.
Tornando a Ben Sulayem, GrandPrix247 aveva scelto di dargli fiducia al suo insediamento come presidente della FIA, a differenza di molti che lo criticavano ancor prima dell’inizio del suo mandato.
Tuttavia, Ben Sulayem non ha corrisposto a questa fiducia, con una gestione considerata al di sotto delle aspettative, come dimostra la sua retromarcia sul progetto Andretti F1. Ha inoltre spesso criticato i media che lo attaccano, specialmente quelli britannici.
Durante un intervento al Rally Dakar 2025, Ben Sulayem ha nuovamente criticato i media britannici per il loro presunto trattamento ingiusto nei suoi confronti e verso gli arabi in generale, sottolineando come il Gran Premio di Gran Bretagna non abbia problemi ad accettare i finanziamenti di Qatar Airways, sponsor dell’evento.
Ha affermato: “Sono tre anni che vengo criticato. Mi interessa? Sono stato eletto per ascoltare i media? No. Apprezzo i media costruttivi, quelli positivi, e se commetto un errore, potete criticarmi in modo obiettivo. È ingiusto. Ma il mondo è ingiusto. L’Arabia Saudita ha reinvestito molto”, ha aggiunto rispondendo a una domanda sul trattamento ingiusto.
“Se guardiamo ad alcuni media britannici, sono contro l’Arabia Saudita o contro di me”,
Durante il suo mandato, la FIA ha visto un elevato turnover di figure di spicco, e una recente modifica dello statuto ha sollevato preoccupazioni sulla governance dell’organo di governo della F1.
Ben Sulayem ha avuto anche scontri con i piloti riguardo all’uso di un linguaggio volgare, iniziati con la penalizzazione di Verstappen per aver usato una parolaccia durante una conferenza stampa.
I piloti di F1 hanno risposto chiedendo rispetto a Ben Sulayem e contestando alla FIA la gestione dei fondi derivanti dalle multe. L’emiro ha replicato che non sono affari loro.