F1 News – Ross Brawn, uno degli ingegneri più celebri della Formula 1, ha lavorato con due dei piloti più grandi nella storia dello sport: Michael Schumacher e Lewis Hamilton, che insieme condividono ben 14 titoli mondiali. In un’intervista rilasciata ad Auto Hebdo, Brawn ha offerto una prospettiva unica sulle loro carriere, sottolineandone differenze e somiglianze.
L’era d’oro con Schumacher
Brawn, ora settantenne, ha collaborato con Schumacher durante il periodo d’oro della Ferrari nei primi anni 2000. Insieme hanno conquistato cinque titoli consecutivi nei campionati piloti e costruttori. Prima di allora, Brawn aveva già diretto Schumacher ai suoi primi due titoli mondiali con la Benetton nel 1994 e 1995.
Il rapporto tra i due era basato su una fiducia reciproca. Quando Schumacher si trasferì in Ferrari nel 1996, insistette per portare con sé Brawn. Questo sodalizio portò a un totale di sette titoli mondiali per Schumacher, un record eguagliato solo da Hamilton.
“Un’alleanza di questo livello, con un pilota eccezionale come Michael, accade raramente, non più di una volta per decennio,” ha dichiarato Brawn.
Le qualità uniche di Schumacher
Brawn ha elogiato il talento innato e la dedizione di Schumacher:
“Il talento di Michael era enorme. Molti piloti hanno talento, ma pochi sanno come metterlo in pratica. Michael lo sapeva fare come nessun altro.”
Il tedesco possedeva un’eccezionale condizione fisica, una concentrazione senza pari e un impegno straordinario. Brawn ha aggiunto:
“La sua capacità di combinare lavoro, talento e intelligenza lo rendeva unico. Non c’è nessuno sopra Michael.”
Hamilton: un talento diverso
Pur lodando Hamilton, Brawn ha sottolineato come il britannico abbia un approccio diverso rispetto a Schumacher:
“Lewis è incredibilmente veloce e talentuoso, ma ha uno stile di vita molto diverso. Cerca notorietà e vive una vita più frenetica, opposta alla tranquillità che Michael preferiva.”
Nonostante ciò, Brawn riconosce che entrambi condividono una determinazione feroce e un talento straordinario, anche se con metodologie differenti.
Un legame profondo con Schumacher
Il rapporto tra Brawn e Schumacher va oltre la pista. Dopo il tragico incidente sugli sci di Schumacher nel 2013, Brawn è stato tra i pochi ammessi a visitarlo nella sua casa in Svizzera. Riflettendo sull’eredità del campione tedesco, Brawn ha concluso:
“Michael era straordinario nel mescolare talento e duro lavoro. La sua dedizione era senza eguali, e aveva una capacità quasi unica di portare le sue abilità al massimo livello.”
La leggenda continua
Mentre il dibattito su chi sia il più grande pilota della Formula 1 continua, le parole di Brawn offrono una rara panoramica sulle qualità che definiscono la vera grandezza. Schumacher e Hamilton rimarranno per sempre pietre miliari nella storia dello sport, ognuno con il proprio stile e approccio unico.
Fonte: Intervista Ross Brawn, Auto Hebdo.