Ad Austin la FIA potrebbe sperimentare un sistema di cancellazione automatica dei tempi realizzati in condizioni di doppia bandiera gialla.

Nel weekend del GP di Turchia una questione regolamentare estremamente complessa è sorta all’attenzione dei commissari. Dopo le Qualifiche, infatti, Fernando Alonso ha dovuto confrontarsi con gli steward per non avere, secondo l’accusa, alzato in maniera significativa il piede in una zona in cui erano esposte le doppie bandiere gialle. Lo spagnolo è stato scagionato, ma per giungere a questa decisione è servito più tempo del previsto. Questo perché il giro incriminato dello spagnolo, il primo del Q1, non sembrava essere stato abortito come richiesto dall’International Sporting Code della FIA, in quanto solo 3.5″ più lento del giro successivo. Lo spagnolo ha comunque scampato la penalità sottolineando che ha alzato il piede e che il mutare delle condizioni atmosferiche ha giocato un ruolo fondamentale. Anche in questo caso, tuttavia, le norme della Federazione si sono dimostrate poco precise, dato che non sempre è semplice capire quale sia un tempo “significativo”.

Quest’anno il problema delle doppie bandiere gialle ha visto protagonista anche Sebastian Vettel, che però in quel caso dovette scontare una penalità di cinque posizioni in griglia. Al tempo la decisione dei commissari venne ampiamente e giustamente criticata: se è vero che il tedesco aveva realizzato un giro significativo, le bandiere gialle erano state esposte dopo il suo passaggio nella zona del pericolo, non permettendo a Vettel di abortire in tempo. La questione delle doppie bandiere gialle è dunque dibattuta da tempo, e la FIA sembra voler trovare soluzioni per migliorare le cose. Raggiunto da Motorsport.com, infatti, Michael Masi ha dichiarato che negli Stati Uniti potrebbe essere sperimentato un sistema di cancellazione automatica di tutti i tempi realizzati mentre in pista ci sono condizioni di double yellow.

Michael Mas

“Vedremo cosa potremo fare ad Austin.” – ha detto il Direttore di Gara della F1 – “Abbiamo già sperimentato un sistema di cancellazione automatica del tempo sul giro in caso di violazione dei track limits. […] Sulla carta pare essere una buona soluzione, ma bisogna affrontare l’argomento nella sua totalità. Comunque abbiamo in programma per questa settimana un incontro del comitato sportivo, e questo argomento sarà sicuramente sull’agenda. Probabilmente possiamo modificare un po’ il modo in cui la norma è scritta, che è lo stesso da parecchio tempo. Dopo le discussioni di oggi possiamo fare un lavoro di rifinitura per renderla più chiara per tutti. E’ possibile testare il sistema già nelle libere di Austin, è già presente nelle mie note. Non si tratterebbe neppure di cambiare il regolamento, ma di un semplice test. Bisognerà comunque rispettare l’International Sporting Code e rispettare le doppie bandiere gialle, tenendo sempre in considerazione se il tempo è significativo o meno […]”.

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