Non sembra finire mai tra Red Bull e Mercedes. Dopo il GP di Turchia, Christian Horner torna a dare voce ai suoi sospetti.

“Crescita Mercedes inaspettata, ci siamo fatti delle domande”. Naturalmente è Christian Horner a porre al centro del tavolo il sospetto del giorno. Anche questa volta, però, la Mercedes si fa trovare pronta, e risponde: “Motore nuovo, normale renda meglio”.

È molto interessante assistere a questa continua lotta al mondiale anche fuori la pista.

Mentre i loro piloti di punta, Max Verstappen e Lewis Hamilton continuano a combattere dietro la visiera, nei box le strategie per rallentare gli avversari anche sul piano psicologico irrompono più che mai. Dopo il Gran Premio di Turchia che ha visto l’olandese salire sul podio e riagguantarsi la leadership dopo il 5° posto di Hamilton, le rispettive scuderie sono tornate a parlare della potenza della power unit.

Ad iniziare la diatriba è Christian Horner, il team principal degli anglo-austriaci che ha giudicato “sorprendente” la velocità di punta sviluppata in rettilineo dalla Mercedes, soprattutto dopo la sostituzione del motore endotermico che ha costretto il 7 volte campione del mondo a partire dall’undicesima casella della griglia di Istanbul.

L’accusa di Horner

Quest’anno la regolamentazione imposta per contenere i costi dopo la pandemia da Covid-19, ha permesso ai team una singola evoluzione per ogni componente della PU omologata nella passata stagione. È dunque questa la ragione per cui la Mercedes non dovrebbe essere in grado di migliorare così di netto le prestazioni. Ma per qualcuno Toto Wolff e Co. hanno barato: “Ultimamente hanno fatto dei significativi passi in avanti – ha spiegato Horner – sul piano della velocità di punta in rettilineo.

Prima potevamo avvicinarci a loro montando ali più scariche, ma adesso non ci riusciamo più. A Istanbul, Hamilton ha avuto un vantaggio enorme nonostante l’alto carico aerodinamico e noi ci siamo fatti delle domande, chiedendo anche alla Federazione di dare un’occhiata. L’aumento di velocità sul dritto è stato più alto di quello che normalmente ottieni aprendo il Drs. È qualcosa di impressionante”.

La risposta della Mercedes

Ma la scuderia campione in carica non si è lasciata certo le critiche alle spalle come molte volte è successo. Ha infatti risposto e dato le sue motivazioni in merito: “i motori endotermici si degradano con il chilometraggio ed è abbastanza normale che un’unità fresca abbia dato la possibilità di spingersi un po’ più in là con le mappature (e, dunque, abbassare i tempi sul giro)”.

Foto copertina: Dan Istitene/Getty Images

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