Secondo Bloomberg, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita avrebbe offerto a Liberty Media venti miliardi di dollari per la F1, senza successo.

Nel 2021 ha debuttato nel calendario della F1 l’Arabia Saudita, che non ha badato a spese nella costruzione dell’avveniristico e insidioso tracciato di Gedda. La categoria regina è stata tuttavia duramente criticata per aver fornito uno spazio così importante ad un paese attualmente in conflitto e accusato di sportswashing, ossia la pratica di sfruttare gli eventi sportivi per distogliere l’attenzione dalle controversie di cui lo Stato si rende protagonista e per ripulire la propria immagine a livello internazionale. Il principe Mohammed bin Salman non sembra tuttavia soddisfatto della sola presenza in campionato di una tappa saudita: secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, il PIF (Public Investment Fund), balzato di recente alle cronache per l’acquisto della squadra di calcio del Newcastle United, avrebbe fatto un’offerta a Liberty Media per rilevare la F1.

jedda F1

I fatti riportati dalla testata americana risalgono all’inizio dello scorso anno, quando il fondo sovrano avrebbe avanzato una proposta da oltre venti miliardi di Dollari per acquisire i diritti commerciali della categoria regina e risanarne i debiti. Nonostante l’offerta astronomica, Liberty Media avrebbe tuttavia rifiutato perché vede ancora un grande potenziale nel circus, rilevato a fine 2016 per 4,6 miliardi di Dollari e oggi valutato sul mercato a circa quindici miliardi. Le fonti della testata americana avrebbero inoltre rivelato che i sauditi, la cui compagnia petrolifera nazionale Aramco è sponsor della F1, restano molto interessati alla categoria regina e faranno un’altra offerta se l’attuale proprietà cambierà idea. Né il PIF né Liberty Media hanno risposto alle richieste di chiarimento sulla questione.

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