Il Team Principal della Red Bull ritiene che Wolff abbia voluto mettere pressione ai commissari durante le discussioni sul contatto Hamilton-Verstappen.

Nonostante siano passati quasi quattro giorni dal termine del GP di Gran Bretagna, le polemiche intorno all’incidente tra Lewis Hamilton, poi vincitore della gara, e Max Verstappen, uscito scosso dalla vettura dopo l’urto contro le barriere, non accennano a placarsi. La dinamica del contatto non è tuttavia l’unico argomento divisivo della domenica: in molti ritengono infatti troppo lieve la penalità di 10 secondi inflitta all’inglese, il quale è comunque riuscito a trionfare nel Gran Premio di casa. Molte critiche sono state inoltre riservate a Toto Wolff, che secondo alcuni avrebbe cercato di influenzare la decisione dei commissari quando si è recato nella loro stanza durante la bandiera rossa. Al termine della gara di Silverstone, anche Christian Horner ha contestato il comportamento dell’austriaco, sostenendo che ai Team Principal dovrebbe essere vietata la possibilità di visitare gli steward a gara in corso.

“Ho visto Toto mentre stava mettendo pressione ai giudici di gara…” – ha detto il Team Principal della Red Bull, citato da Autosport“…e ho sentito che si sarebbe recato fisicamente da loro per influenzarli. Quindi ci sono andato pure io per fare in modo che anche il nostro punto di vista venisse ascoltato. Non ritengo giusto che un Team Principal abbia la facoltà di andare a pressare i commissari, che dovrebbero essere rinchiusi nella loro stanza in modo da non essere influenzabili. Per me era inaccettabile che fosse andato a mettergli pressione. Volevo esser sicuro che venisse espressa un’opinione equilibrata, e che Toto non provasse a influenzare gli steward per ottenere una decisione favorevole a loro. Penso che non si debba interferire col lavoro dei commissari, perché devono avere la mente sgombra nel momento della decisione. Io ci sono andato perché ho sentito che Toto era là ad esprimere le sue ragioni”.

Il Direttore di Gara Michael Masi ha tuttavia espresso un’opinione opposta a quella di Horner, formulando alcuni esempi: “Quando dobbiamo prendere una decisione nel post-gara riguardo a un incidente, invitiamo i team e i piloti a salire nella stanza dei commissari. Lo scorso anno, a Monza, Lewis è salito e ha parlato con gli steward per capire perché avesse ricevuto una penalità e comprendere la situazione. Durante una sospensione per bandiera rossa c’è la possibilità di fare questo, perciò non vedo il motivo per cui vietarlo”.

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