Al termine del GP del Canada, Mattia Binotto si è espresso a sfavore della controversa Direttiva Tecnica anti-porpoising emanata dalla FIA.

Il weekend del GP del Canada è stato fin qui il più controverso della stagione 2022 di F1. La Direttiva Tecnica anti-porpoising emanata dalla FIA con lo scopo di salvaguardare la salute dei piloti da eventuali danni fisici provocati dai sobbalzi delle vetture ha infatti mandato su tutte le furie la maggior parte dei team, sconcertati dalla tempistica della sua introduzione e dal suo contenuto. Essa ha inoltre generato i primi grandi disaccordi di natura politica tra le scuderie, con Mercedes al centro della polemica. La scuderia di Brackley ha a lungo richiesto una soluzione al problema dei sobbalzi, quindi è rimasta delusa quando la FIA ha comunicato che a Montréal non sarebbero stati imposti i parametri da rispettare, bensì sarebbero state raccolte informazioni in vista dei prossimi eventi.

C’è poi la questione del secondo tirante: la Stella ha approfittato del contenuto della Direttiva Tecnica per introdurlo sulla propria vettura, generando i sospetti delle altre scuderie, che invece non hanno avuto il tempo per realizzarlo e montarlo sulle proprie macchine. Ad ogni modo, la Mercedes ha deciso di rimuovere il secondo tirante dopo le FP2 a causa dell’inefficacia del dispositivo e delle minacce di una protesta ufficiale lanciate da Ferrari, Red Bull e Alpine. Una Direttiva Tecnica non può infatti concedere l’utilizzo di uno strumento chiaramente vietato dal Regolamento Tecnico, come nel caso del secondo tirante. La situazione è dunque estremamente controversa e tesa, tanto che Toto Wolff avrebbe avuto uno scambio di vedute molto acceso con Christian Horner e Mattia Binotto, da lui accusati di essere in malafede e di non curarsi della salute dei piloti.

John Elkann Mattia Binotto Ferrari F1

Ma cosa ne pensa il Team Principal della Ferrari? Binotto, citato da Motorsport.com, ha confermato a Montréal l’inapplicabilità della Direttiva Tecnica: “Per quanto ci riguarda, il problema è che le Direttive Tecniche non sono applicabili, perché esistono per chiarire sfumature regolamentari o metodi di verifica della regolarità delle vetture. Tuttavia, la loro funzione non è quella di modificare i regolamenti. Se la FIA volesse cambiare unilateralmente le norme per ragioni di sicurezza, dovrebbe prima consultarsi con il Technical Advisory Committee, cambiare i regolamenti e poi farli ratificare dal World Motor Sport Council. A quel punto essi entrerebbero in vigore bypassando il volere dei team. Una Direttiva Tecnica non può modificare le norme, quindi abbiamo comunicato alla FIA che per noi non era applicabile”.

“A dirla tutta…” – ha proseguito il Team Principal della Ferrari – “…penso che la FIA abbia sbagliato ad emanarla. Prima di tutto, non sono stati imposti i parametri, poi nessuna vettura ha montato il tirante extra questo weekend. Quindi, tanto rumore per nulla. Dobbiamo contrastare e ridurre il porpoising in ottica futura, e probabilmente per farlo sarà necessario effettuare delle modifiche tecniche. Ad ogni modo, fin qui non ha rappresentato un problema così grande: dipende dal circuito e dagli sviluppi, che stanno continuando. E’ una questione tecnica di cui dobbiamo ancora discutere, ma il modo in cui risolverla resta un punto interrogativo”.

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