Sembrerebbe proprio che la Mercedes abbia risolto i suoi problemi con il porpoising. Questo è quanto dichiara il suo boss Toto Wolff, soffermandosi sul focus successivo che riguarda il concentrarsi sulla rigidità e sull’altezza da terra della W13. 

Il team otto volte campione del mondo non ha iniziato proprio in positivo questa nuova stagione di Formula 1, nonostante il podio di Hamilton alla prima gara e le eccellenti posizioni di Russell ogni weekend (sempre in top 5). I problemi di porpoising hanno duramente danneggiato anche a livello fisico i suoi piloti, con Lewis Hamilton che in Azerbaigian ha lamentato forti dolori alla schiena a causa proprio dell’eccesso rimbalzo.

La Mercedes ha lasciato il Canada in modo molto propositivo, con un consecutivo terzo e quarto posto e con il ritorno sul podio di Lewis Hamilton. La W13 ha probabilmente sfornato la miglior prestazione insieme a quella di Barcellona dall’inizio dell’anno.

Tenendo addirittura in alcuni tratti anche il passo di Verstappen e Sainz.

“In un certo senso abbiamo sezionato porpoising e bouncing. Il primo penso che sia stato risolto e ci siamo riusciti intorno a Barcellona. A causare i commenti dei piloti è più il ‘ride’ della macchina. Il ‘ride’ dei cordoli e dei dossi è il male, ma ora che abbiamo sezionato il problema è più semplice affrontarlo.” ha detto Wolff.

“Quello che vediamo in queste auto è la rigidità. Se guardi le due auto più veloci e le Alpine in slow motion, saltano sui cordoli in una maniera piuttosto brutta. Quello è ciò di cui i piloti si lamentano: la rigidità dell’auto. Questo è qualcosa a cui dobbiamo guardare: come ridurre l’impatto. Ovviamente, più liscia è la pista e più bassi sono i cordoli, meglio è. Dobbiamo aggiungere carico aerodinamico, più downforce e riuscirci con una macchina che non sia bassa come ci aspettiamo. Questa è la direzione: si nota che le auto ora girano più alte. E qui è dove dobbiamo trovare performance.” conclude Wolff.

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