Newsf1 ha avuto l’onore e il privilegio (oltre che il piacere) di intervistare ancora una volta in esclusiva Gian Carlo Minardi nell’ambito del nostro programma “A ruota libera” che va costantemente in onda sul nostro canale Youtube. Nel corso dell’intervista, condotta dal nostro Massimo Zecchinelli, Minardi ha commentato l’ormai assodato passaggio in Rosso del 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton:

“Certamente lui [Hamilton ndr] entrerà nella storia [anche per il ndr] fatto che comunque abbia chiuso la carriera in Ferrari, ma c’è da aggiungere probabilmente un’altra cosa: […] bisogna vedere esattamente innanzitutto con che mentalità arriverà, perché non è facile per un pilota come Hamilton, abbastanza libero nei suoi movimenti e nel suo modo di vivere la vita, che non sempre coincide col sistema molto restrittivo che la Ferrari ha,”

“C’è una cosa importante a mio parere, tu [Massimo Zecchinelli ndr] hai fatto l’esempio di Schumacher: Schumacher è arrivato nel 1996 in Ferrari, e ha vinto nel 2000, pero Schumacher è stato quello che ha dato la garanzia, a chi poi è venuto da altri team in Ferrari, che in quel momento il miglior pilota era lui. Questo potrebbe essere di grosso aiuto e il fatto che il 7 volte campione del mondo oggi abbia detto ‘io vado li’ [in Ferrari ndr] … Ci può [anche ndr] essere del tempo, il famoso ‘gardening’, per acquisire ingeneri o tecnici che hanno lavorato per 10/15 anni con Hamilton e che possono essere disponibili a seguirlo. Questa è una considerazione che può essere che sia stata fatta in Ferrari.”

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